Az campione d'Olanda



Con tre giornate d'anticipo, l'AZ conquista il secondo titolo olandese della sua storia. Al termine di una marcia trionfale, la squadra di Alkmaar ha l'unico rammarico di non aver potuto festeggiare sul campo, visto che il successo matematica è arrivato solo grazie al ko domenicale dell'Ajax, schiantato dal Psv con un tennistico 6 a 2.


L'AZ di Alkmaar, ultima creatura di Louis Van Gaal, ha vinto il campionato olandese con tre giornate d'anticipo, ma non è riuscito a festeggiare davanti al pubblico amico: la sfida interna di sabato contro il Vitesse, infatti, si chiude con un clamoroso 1-2 in cui le reti di Van Wolfswinkel e Büttner ribaltano l'iniziale, e illusorio, vantaggio firmato dal solito Mounir El Hamdaoui, attuale capocannoniere della Eredivisie con 22 gol.


La contemporanea sconfitta del Twente, battuto al De Kuip dal Feyenoord (1-0 con goal di Makaay), lasciava ancora uno spiraglio per la rimonta dell'Ajax, che domenica 19 aprile doveva giocarsi il tutto per tutto contro gli storici rivali del Psv Eindhoven. Fallita clamorosamente l'occasione di avvicinarsi ancor di più all'AZ dell'ex allenatore Van Gaal, i lancieri di Amsterdam dovranno ora giocare tre partite decisive per assicurarsi un posto in Champions League.


La prossima settimana si giocherà Ajax - Az, partita che Van Gaal aveva scelto, in un intervista, come scenario ideale per la consegna del titolo alla sua squadra: "Se dovessi scegliere QUANDO vincere questo campionato, preferirei farlo ad Amsterdam, alla corte dell'Ajax". La sfida sarà quella di due squadre dagli umori totalmente contrapposti. Gioia e voglia di affermarsi come i più forti (come se ce ne fosse anche bisogno...Ndr) per l'AZ e rabbia, voglia di rivalsa ed agitazione per l'Ajax, totalmente impegnato in una rincorsa per un vitale secondo posto finale.





L'AZ è, quindi, campione d'Olanda. In pochi lo avrebbero dubitato, soprattutto vedendo il cammino della squadra di Alkmaar a cominciare dalla terza partita di campionato. Si, la terza, perchè durante le prime due giornate si è visto solo il vecchio AZ, quello del bel calcio e degli attacchi sregolati che, puntualmente, è stato sconfitto da NAC Breda ed Ado Den Haag.


Van Gaal ha adottato le strategie vincenti. Le squadre che affrontavano l'AZ erano spesso invogliate ad attaccare, viste le scelte quasi rinunciatarie dei rossi di Alkmaar. Finiva, così, che gli avversari si scoprivano e lasciavano il fianco ai vari Dembelè, Pellè, Ari o El Hamdaoui, rivelatisi dei veri e propri killer d'aria di rigore.


Nella seconda metà della stagione, lo spettacolo si è praticamente azzerato, complice anche una serie di vittorie di misura ed una lunghissima imbattibilità del portiere. Nonostante desiderasse far giocare i suoi uomini in maniera più spettacolare, ha dichiarato ancora Van Gaal, "la squadra necessitava di un impronta più funzionale e doveva avere un approccio alla gara più realistico", visto che gli avversari hanno cominciato ad attuare le giuste contromisure al gioco dell'AZ.


Possiamo definire l'AZ come squadra campione di pazienza, in quanto sono già un paio d'anni che meritava la vittoria in campionato, sfuggita clamorosamente nel 2007.


Così, l'AZ si affaccia, di nuovo, sulla scena dell'Europa delle grandi: Scheringa, il presidente della squadra di Alkmaar, ha dichiarato di voler fare del suo AZ un piccolo Manchester United, cercando di tenere Van Gaal alla sua corte quanto più possibile ed evitando le cessioni dei suoi giocatori. Probabili saranno nuovi investimenti sul mercato, mentre già è in cantiere un ulteriore ampliamento del DSB Stadion. Lo stesso Van Gaal ha confermato, in parte, le parole del presidente, dichiarando di voler mantenere tutta la rosa per la prossima stagione, inserendo degli acquisti mirati, così da poter stupire l'Europa. Grande entusiasmo, quindi, anche dopo l'altrettanto grande nervosismo palesato, durante un intervista (di cui potete vedere i tratti salienti nel video sotto), per la sconfitta contro il Vitesse. Ma si sa, Van Gaal è così: prendere o lasciare!

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