Dopo quasi vent'anni il PSV si ferma a Den Haag


Il pareggio di oggi significa, per Fred Rutten, essere raggiunti in cima alla classifica dai rivali dell'Ajax. Il PSV, che pure era partito bene al Kyocera Stadium di Den Haag, portandosi in vantaggio al minuto numero 8 con Afellay, rientrato in campo per la prima volta da titolare in questa stagione.
Il giocatore, al centro di numerose trattative (in ultimo, su di lui pare essere piombata l'Inter di Benitez), era già stato fatto fuori dalla doppia sfida europea con il Sibir proprio per facilitare un eventuale acquisto da parte di qualche big europea, ma oggi, per via dell'indisponibilità simultanea di Toivonen ed Engelaar, "Ibi" è stato schierato da Rutten a supporto del trio composto da Berg, Dszudszak e Lens.
Purtroppo, però, il ritorno in campo di Afellay è conciso con la peggiore prestazione della squadra in questo primo scorcio di campionato. Abulico l'attacco, i gol arrivano dal centrocampo, dove si è rivisto Bakkal, e dalla difesa, grazie ad Afellay e a "Maza" Rodriguez. In mezzo, però, tanto ADO Den Haag, che raggiunge il pareggio dopo un ora di gioco con Derijck, su assist di Toornstra.
Gli uomini di Rutten si mostrano poco disposti a farsi riagguantare dall'Ajax, atteso a Doetinchem da un De Graafschap in versione vittima sacrificale e spingono per trovare il nuovo vantaggio che arriva solo dieci minuti dopo grazie a Francisco "Maza" Rodriguez, autore di un bel colpo di testa.
Il miraggio della vittoria del Psv, unico risultato nelle sfide tra le due squadre in campionato sin dal lontano 1991, è però prontamente dissolto dal gol di Kubik, che firma il definitivo 2-2.
Dopo quattro turni, il PSV perde allora la sua imbattibilità, trovandosi in testa, a pari punti con l'Ajax (vincente per 5-0 in trasferta) e con lo stesso numero di reti segnate e subite, rispettivamente 14 e 4.

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