Eredivisie - 25° giornata: solo pari tra PSV ed Ajax. Twente sconfitto in extremis dall'AZ, mentre il Feyenoord schiaccia il Groningen

La venticinquesima giornata di Eredivisie presentava, nel programma, la sfida più importante di tutte: quella tra PSV Eindhoven ed Ajax. Negli ultimi anni gli ajacied hanno avuto sempre vita dura al Philips Stadion, campo comunque ostico per tutti. Dopo la poco spettacolare partita di andata, dove, a parte lo show di Luis Suarez, autore di un fantastico tiro da metà campo con il quale ha sfiorato il goal del secolo, ma anche del deprecabile morso a Bakkal, cui sono seguite sette giornate di squalifica, si era visto poco bel calcio, il peso mediatico affibiato alla partita di ieri pomeriggio non ha prodotto i risultati sperati: lo 0-0 con cui si è chiusa la partita lascia ancora tutti i giochi per la vittoria finale aperti, anche se Fred Rutten sa di aver tratta molti più vantaggi dal risultato rispetto al collega Frank de Boer, pubblicamente grato al proprio portiere Marteen Stekelenburg per la prestazione offerta, superlativa dal primo all'ultimo minuto. Se, infatti, il calcio fosse uno sport dove le vittorie vengono assegnate ai punti, non ci sono dubbi circa il fatto che, ieri, a trionfare sarebbero stati i padroni di casa. Il PSV ha dominato la partita per larghi tratti ma, ancora una volta, non è stato capace di concretizzare la mole di occasioni avute, rischiando anche di subire un goal nel primo tempo, quando il colpo di testa di Vertonghen, in anticipo sul diretto marcatore, si è stampato sulla schiena di Mounir El Hamdaoui, ancora una volta apparso come un corpo estraneo nella manovra della squadra. Seppur frustato per le ottime risposte di Stekelenburg su Toivonen, Dszudszak, Berg e Zeefuik, gli uomini più pericolosi del PSV nell'arco dei 90', Rutten può dirsi soddisfatto della prova offerta dai suoi ragazzi. A nove partite dalla fine del campionato, il vantaggio, forse incolmabile, del PSV sull'Ajax è di cinque punti. "Abbiamo giocato bene ed avremmo meritato la vittoria" ha sintetizzato Rutten, che a fine partita a stretto la mano al collega-avversario De Boer, il quale ha parlato di "partita a scacchi tra le due squadre, durante la quale l'Ajax ha saputo contenere le sfuriate offensive del PSV ed, occasionalmente, rendersi pericolosa".
Il pareggio tra la prima e la terza della della classifica avrebbe potuto avvantaggiare notevolmente il Twente Enschede, impegnato, in contemporanea, sul campo dell'AZ Alkmaar. La sfida tra le due ultime squadre ad aver vinto l'Eredivisie regala spettacolo e viene decisa solo negli ultimi secondi di gioco. Su di un campo al limite della praticabilità, vista la pioggia torrenziale caduta sull'AZ Stadion, i padroni di casa partono fortissimo, schiacciando i tukkers nella propria metà campo. Al di là di un timido tentativo con Ruiz, il Twente deve preoccuparsi di respingere gli attacchi di Wernbloom (traversa), Sightorsson e Gudmundsson, pericolosissimi nei primi venticinque minuti, tanto da riuscire a trovare il goal grazie ad una deviazione di Theo Janssen, arretrato sulla linea difensiva per dare man forte ai compagni nella difesa della propria porta. Dopo il vantaggio dell'AZ, la partita si incattivisce: forse innervosito per alcune entratacce su Ruiz (poi costretto al cambio), il difensore del Twente, Douglas, perde la testa. Nell'occasione di un contrasto con Wernbloom, il brasiliano accenna il gesto di una gomitata. La reazione, a dir poco "teatrale" dello svedese dell'AZ inganna l'arbitro Bossen, che espelle Douglas, il quale, prima cerca di dare addosso all'arbitro, venendo fermato a fatica dai compagni, e poi torna a spingere il numero 16 dell'AZ, guadagnandosi una bordata di fischi da parte di tutto lo stadio. Il difensore che tanto piaceva in Italia, soprattutto alla Juventus, ha dimostrato, ancora una volta, di non essere maturo per il grande salto. Dimostrazione di immaturità arriva anche dagli spalti che ospitano i tifosi del Twente, visto che i ripetuti cori offensivi nei confronti dell'arbitro costringono Bossen a sospendere la partita per alcuni minuti. Alla ripresa del gioco, l'AZ continua a dominare la partita, fin quando l'arbitro non espelle il giovane Viergever, reo di aver commesso un fallo da ultimo uomo. Ristabilità la parità numerica, il Twente aumenta la proprie sortite offensive, trovando un insperato pareggio con Luuk de Jong al minuto 89.  La gioia del presidente Munsterman, seduto in tribuna, si trasforma prontamente in rabbia, quando l'arbitro nega un rigore a de Jong pochi minuti dopo, e poi in disperazione, quando sul contropiede seguente, Falkenburg segna il definitivo 2-1 dell'AZ Alkmaar che, grazie ai tre punti, si frappone tra Groningen ed ADO Den Haag, assestandosi al quinto posto.
Dopo le buone prestazioni fin'ora, il Groningen sembra aver esaurito la benzina. I biancoverid, infatti, vengono annichiliti dal Feyenoord per cinque reti ad una. Davanti ad un De Kuip gremito, Georgino Wijnaldum segna quattro reti (di cui due su rigore) ma è da rimarcare la fantastica prestazione del giapponese Ryo Miyaichi, arrivato in prestito dall'Arsenal in inverno. Di Ron Vlaar la quinta rete, mentre il goal della bandiera per il Groningen, segnato sul 2-0, porta la firma di Pedersen.
Spettacolo anche a Breda, dove i padroni di casa del NAC si impongono per 3-2 sull'ADO Den Haag, fermandone la recente serie positiva. Dopo essersi portati in vantaggio con Schilder, i beniamini di casa, vengono raggiunti e superati dall'ADO grazie ai goal di Verhoek e l'autorete di Horvath pochi minuti prima dell'intervallo. La ripresa, però, è di marca NAC, che pareggia ancora con Schilder e trova il definitivo vantaggio con l'ungherese Csaba Feher dopo un ora di gioco.
Pareggiano 1-1 il Roda Kerkrade, ora settima in campionato, ed il De Graafschap, anche se i superboeren avrebbero meritato nettamente una vittoria che li avrebbe allontanati ulteriormente dalla zona calda. Un errore del difensore Loran, infatti, ha consentito a Skoubo di portare in vantaggio la squadra di casa, prima che la squadra della cittadina di Doetinchem pareggiasse con De Ridder.
Goal e spettacolo nelle partite che riguardano le squadre della parte bassa della classifica: l'Heracles umilia con un pesantissimo 6-1 il Vitesse Arnhem, sulla cui panchina Ferrer è sempre più in bilico. Le reti di Room, Everton, Fledderus, e la doppietta di Overtoom vanno ad aggiungersi alla rete ed all'autorete del georgiano Kashia, acquistato dal Vitesse perchè il presidente Jordania, georgiano anch'egli, voleva un connazionale in squadra.
Ancora in vita si mostra il Willem II, che batte, in rimonta, un brutto Heerenveen. I frisoni, che erano riusciti a portarsi sullo 0-2 grazie a Janmaat e Dost, si fanno recuperare nel corso del secondo tempo per ben due volte, finendo col perdere 4-3 contro una squadra di categoria, senza alcun dubbio, inferiore.
Chiudono il quadro la vittoria, per 1-0, del VVV Venlo sull'Excelsior, importantissima in chiave retrocessione e Nacompetitie, ed il pareggio dell'Utrecht in casa del NEC Nimega. Gli uomini di Du Chatinier, dopo l'eliminazione in Europa League, hanno perso un pò di fiducia in se stessi e se non fosse stato ancora per Van Wolfswinkel, al secondo goal (13° stagionale) in due partite dopo il rientro dall'infortunio, non avrebbero pareggiato il goal di Goossens, grazie al quale il NEC si era portato in vantaggio all'ottavo minuto.

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