L'avventura europea continua per le tre squadre olandesi impegnate in Europa League. Dopo aver conseguito ottimi risultati in trasferta, il PSV Eindhoven, il Twente e l'Ajax hanno ben gestito la gara di ritorno tra le mura amiche, ottenendo il gettone per gli ottavi di finale che si giocheranno il 10 ed il 17 marzo.
"Voglio la massima concentrazione. Non possiamo sbagliare nulla" aveva detto Frank de Boer mercoledì, alla vigilia della partita contro l'Anderlecht, quasi fingendo che il 3-0 con cui gli ajacidi avevano liquidato i campioni di Belgio a domicilio non rilevasse ai fini del risultato finale. La partita, di fatto, si è conclusa dopo un quarto d'ora, tempo necessario a Miralem Sulejmani di battere due volte Silvio Proto e zittire gli oltre 2500 tifosi avversari accorsi all'Arena per spingere l'Anderlecht all'impresa. Il serbo, pregevole nel trasformare in rete prima l'assist di Siem de Jong, poi quello di Mounir El Hamdaoui, sembra al momento l'uomo in più di questo Ajax prossimo a festeggiare i 111 anni di vita rimanendo attivo su tutti i fronti: Europa League, campionato e coppa nazionale. Serata di festeggiamenti anche per Jeroen Verhoeven, portiere trentenne dell'Ajax che fa da riserva a Stekelenburg. Per lui 45' di gioco nel corso del secondo tempo, battesimo europeo conclusosi egregiamente anche se l'impegno tra i pali è stato relativo.
Grande vittoria del PSV Eindhoven, che tra le mura amiche rimonta nuovamente il Lille (all'andata aveva recuperato dal 2-0 al 2-2 negli ultimi minuti), garantendosi il passaggio del turno con un secco 3-1. Nonostante il dominio da parte dei padroni di casa, vicinissimi al goal più volte nell'arco della prima frazione di gioco, il risultato al rientro delle squadre negli spogliatoi è di 1-0 per i francesi grazie al goal di Frau che, servito da De Melo, non si spaventa davanti al portiere avversario e lo batte cinicamente al 22'.
Al rientro dagli spogliatoi, però, le cose sono cambiate in meglio per la squadra di Rutten che, per dirla a parole sue "ha finalmente capitalizzato le tante occasioni create". In meno di venti minuti, dal 55' al 73', il PSV ha segnato tre goal con Dszudszak, Lens e Marcelo, ma la complicità del portiere avversario Mouko è manifesta. Imbarazzante sulla punizione del pareggio, calciata da Dszudszak sul secondo palo lasciato completamente scoperto, così' come in grossa difficoltà sulla rete di Lens, Mouko è apparso inadeguato al palcoscenico, anche se secondario, europeo.
Rischia tanto, ma alla fine festeggia la qualificazione, il Twente, che dopo aver battuto il Rubin Kazan espugnando il Luzhniki (la partita si doveva giocare su un campo sintetico per le condizioni climatiche avverse), subisce due goal nella prima mezz'ora di gioco al De Grolsche Veste. Pochi minuti prima della fine del primo tempo, però, Theo Janssen tranquillizza compagni e tifosi, segnando un fantastico goal da quasi trenta metri che, in pratica, spezza le gambe agli avversari. Al rientro dagli spogliatoi, infatti, il Rubin subisce subito il pareggio, firmato dal difensore brasiliano Douglas, che vuol dire passaggio agli ottavi per il Twente che, curiosamente, affronterà un altra russa: lo Zenit San Pietroburgo.
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