L'Ajax domina la partita contro lo Spartak ma ne esce a mani vuote

"Abbiamo giocato la miglior partita da quando sono sulla panchina di questa squadra, eppure abbiamo perso". Frank de Boer è molto deluso dal risultato della partita di andata degli ottavi di finale di Europa League, persa per 1-0 contro lo Spartak Mosca, autore praticamente di un solo tiro, splendido e vincente, all'inizio del secondo tempo.
Proprio come avvenuto nell'ultimo turno di campionato, in campo ci sono nove giocatori su undici usciti dall'accademia dell'Ajax, una delle più famose e rinomate scuole calcio mondiali. Fanno eccezione solo Miralem Sulejmani e Demi de Zeeuw, tra l'altro tra i più pericolosi nell'arco della prima frazione di gioco.

I primi quarantacinque minuti hanno visto una sola squadra in campo. Siem de Jong, De Zeeuw e Lorenzo Ebecilio hanno mancato di un soffio la rete, esaltando al meglio le qualità del portiere russo Dykan.
Al rientro delle squadre dagli spogliatoi, lo Spartak riesce, per la prima volta, a costruire delle trame di gioco che impensieriscono la retroguardia dell'Ajax, nella quale figura Daley Blind, confermato sulla fascia sinistra (un bel regalo di compleanno, il ventunesimo, per il figlio del mitico Danny Blind).
Al minuto 57' succede quello che nessuno, a vedere l'andamento della partita, avrebbe previsto: il brasiliano Alex, liberatosi tra le linee di centrocampo e difesa, fa partire un incredibile sinistro a giro da fuori area. Stekelenburg, ben piazzato, può solamente osservare il pallone depositarsi alle sue spalle, nell'incredulità generale. Lo svantaggio è immeritato e, sospinti dal pubblico accorso in massa all'Amsterdam Arena, i giocatori dell'Ajax provano a reagire immediatamente, ma de Jong, ancora, non riesce a trovare la porta su azione d'angolo. Pur di trovare il pareggio, de Boer prova ad effettuare qualche cambio ma l'alternativa non è tanta. Lasciato a casa El Hamdaoui, ancora in "punizione" per il litigio con l'allenatore nell'intervallo della semifinale di KNVB Beker, manca un bomber vero e proprio. C'è Cvitanich da provare, ma de Boer non sembra ancora fidarsi troppo dell'argentino, tornato alla casa madre dopo il prestito in Messico, e cerca di coprirsi dai contropiedi dei russi, inserendo Enoh per De Zeeuw, mentre gli uomini in campo si spingono ulteriormente in avanti. Sulejmani, De Jong, Eriksen ed Ebecilio schiacciano i russi indietro nella loro metà campo, ma Dykan risulta ancora imbattibile, fino al 90'.
Ora, De Boer ed i suoi uomini dovranno compiere un vero e proprio mircolo, battendo lo Spartak nel gelo di Mosca e cercando di non subire goal. Di mezzo c'è la partita di campionato aTilburg contro un Willem II ultimissimo ma che comunque può riservare qualche insidia.

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