Eredivisie - 31° giornata: Bagarre per il titolo, mentre l'AZ conquista il quarto posto

Finale di stagione al cardiopalma per l'Eredivisie 2010-11. Tre squadre, in soli due punti, sono pronte a giocarsi fino alla fine tutte le proprie carte per raggiungere il traguardo di campioni d'Olanda. La classifica è guidata dal PSV Eindhoven, vincente per 2-0 in casa dell'Heracles Almelo. Dopo la cocente delusione europea, Fred Rutten non riesce a caricare a dovere la propria squadra che sbanda e rischia tantissimo di perdere punti al Polman Stadion. Dopo il vantaggio firmato dal solito Dszudszak, uno dei talenti più cristallini del campionato olandese, nel corso del primo tempo, il PSV riesce a complicarsi la vita nonostante giochi metà partita in superiorità numerica. Gli Heraclieden, in 10 per l'espulsione di Fledderus, falliscono la più ghiotta opportunità per trovare il pareggio, quando il trequartista camerunese Willy Overtoom, presentatosi a calciare un rigore al 75', si fa ipnotizzare dal portiere del PSV Andreas Isaksson. Nel finale arriva il sigillo di Marcus Berg, il cui gol non raddrizza un annata decisamente storta, cui seguirà un probabile ritorno all'Amburgo, detentore del cartellino dell'attaccante svedese. "Non è stata una buona partita perchè molti dei nostri ragazzi erano stanchi e sotto tono. L'importante, però, è vincere e noi ci siamo riusciti". Questo il succo delle parole di Rutten, interpellato dai giornalisti dopo una non scintillante prova del PSV con un avversario di livello nettamente inferiore.
Inciampa a Doetinchem il Twente, fermato dal De Graafschap nei minuti di recupero. I padroni di casa ottengono un punto d'oro per evitare l'inferno della Nacompetitie e mantengono apertissimo il campionato, segnando il goal dell'1-1 in piena zona Cesarini. L'autore del goal è Rogier Meijer, che al minuto 89 stacca (quasi) indisturbato e batte Mihaylov per la disperazione di Preud'homme, che vede svanire un chiaro match-point dopo il fantastico goal di Danny Landzaat, che in fatto di qualità balistiche ha poco da invidiare al compagno Theo Janssen.
Gongola Frank de Boer, che con il suo Ajax arriva a ridosso delle prime. Solo un punto distanzia, attualmente, i biancorossi capitolini dalle altre due. La rincorsa al titolo passa dal Goffertstadion di Nijmegen, dove la squadra di Amsterdam si impone per due reti ad una, rimontando l'iniziale vantggio dei padroni di casa con il danese Lasse Schone. Nonostante le difficoltà iniziali (il NEC va vicinissimo al raddoppio con Vleminckx, il quale a porta vuota spara su Vermeer, e George), l'Ajax trova il pareggio con Sulejmani, che batte in caduta il portiere avversario dopo uno scambio nello stretto con Christian Eriksen, il quale ha di recente dichiarato di "non essere ancora pronto per un salto di qualità", respingendo così la corte del Liverpool. Il goal vittoria arriva poco dopo l'ora di gioco ed è il rientrante Alderweireld a siglare, di testa, dopo una imperfetta uscita di Cillesen. Trema, ma resiste, l'Ajax nei minuti finali, salvandosi anche grazie a Kenneth Vermeer, rientrato, dopo un lunghissimo infortunio, a difendere la porta dei lancieri. Ancora molto bene Nicolai Boilesen, diciannovenne alla terza apparizione con gli Amsterdammers, positivissimo nonostante sia stato schierato, per forza di cose, ancora una volta fuori ruolo.
Sotto la luce dei riflettori è anche la partita tra AZ Alkmaar ed ADO Den Haag, utile per decidere chi occuperà la quarta posizione in classifica. I padroni di casa, avanti grazie ad un gioiello dell'islandese Sigthorsson un minuto prima della fine del primo tempo, si dimostrano superiori all'ADO nel corso dei novanta minuti, sfiorando il goal in più di una occasione e limitando al meglio le azioni di contropiede dei gialloverdi. Il 3-1 finale, con le reti di Holman e Van der Velden per l'AZ e di Derijk per l'ADO, non pregiudica l'ottima annata della squadra di Van den Brom, scalata al quinto posto e con tre punti di vantaggio sul Roda Kerkrade, che nel facile impegno casalingo contro il VVV Venlo dilaga vincendo per ben 5 reti a 2. Porta a casa il pallone il danese Mads Junker, autore di una tripletta.
Cade, invece, il Groningen, che al momento appare come un bel fiore appassito se si considera gli straordinari tre quarti di campionato disputati. Nonostante il vantaggio iniziale con Danny Holla, i biancoverdi si fanno recuperare dal Vitesse Arnhem, già in rete due volte sullo 0-0 (ma l'arbitro ha annullato in entrambi i casi), e che con questa vittoria può dirsi praticamente salvo. Dopo il pareggio firmato Wilfried, il goal partita lo segna il georgiano Keshia, fortemente voluto dal suo presidente e connazionale Merab Jordania. Decisamente negativa la prestazione del Groningen e del suo fiore all'occhiello Tim Matavz, a secco da troppo tempo dopo essere stato tra i protagonisti indiscussi della prima metà di campionato.
Male l'Utrecht, che staziona a metà classifica nonostante il pesante 3-0 subito dall'Heerenveen. I frisoni, in una delle rare buone prestazioni nell'ultimo periodo, si portano in vantaggio dopo poco più di un quarto d'ora con Assaidi e raddoppiano, alla mezz'ora, con Luciano Narsingh. Spegne ogni speranza di rimonta da parte dell'Utrecht il goal di Bas Dost, tornato all'appuntamento con la rete con una frequenza che non passa inosservata. 
Cade il NAC Breda sotto i colpi di un disperato Excelsior. La squadra di Rotterdam, che al momento occupa la sedicesima posizione ed è staccata dal De Graafschap di sei punti, vede le speranze di evitare la Nacompetitie ridotte al lumicino, nonostante la vittoria firmata da Roland Bergkamp (cugino del più famoso Dennis) e Guyon Fernandez contro un NAC già salvo e con poco da chiedere al campionato.
Ottima, in chiusura, la prestazione del Feyenoord, ma l'avversario, un avvilente Willem II, non era affatto tra i più probanti. Dopo una rete su punizione di Lasnik, tra i pochi a salvarsi in una stagione da dimenticare, il Feyenoord demolisce il Willem II grazie alle doppiette di Wijnaldum, Miyachi ed ai goal di Martins Indi e Caistagnos. Il tennistico 6-1 inflitto dai Rotterdammers alla squadra che porta il nome del re Guglielmo 2° è frutto di una disastrosa difesa da parte dei bianco-rosso-blu, prossimi a fare cifra tonda nella casella dei goal subiti. A tre match dalla fine del campionato, se ne contano 94 e dopo il licenziamento di Heerkes, rimasto in gioco quasi fino alla fine del suo contratto (che scadeva il 30 giugno) l'idea di arrivare a quota cento non è esattamente utopica...

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