E' sempre più il Feyenoord di John Guidetti: una tripletta dell'attaccante svedese di proprietà del Manchester City (la terza consecutiva!) proietta il Feyenoord a 40 punti, ovvero al terzo posto in coabitazione l'altra sorpresa Heerenveen. Cade il Vitesse, alla quarta sconfitta nelle ultime cinque gare di Eredivisie
Le formazioni
Koeman preferisce lasciare ancora in panchina De Vrij, confermando la retroguardia scesa in campo nella vittoria in trasferta contro il NEC Nijmegen domenica scorsa. Oltre agli assenti Ramsteijn e van Haaren, tutti gli uomini sono disponibili per la partita del De Kuip.
Qualche problema in più lo ha l'allenatore del Vitesse, van den Brom, che si è visto togliere Annan e Bony, partiti per la Coppa d'Africa, ed ha perso Propper, indisponibile per un problema al ginocchio. In attacco, dal primo minuto, viene lanciato Mike Havenaar, alla sua quarta presenza dopo il trasferimento invernale dal Ventforet Kofu.
La partita
Ronald Koeman sa di avere tra le mani un campione: John Guidetti, autore di 14 goal in altrettante partite (prima di quest'ultimo incontro) sta attraversando un periodo d'oro, facendo parlare di sè a furia di inanellare prestazioni positive e segnando caterve di goal. Schierato al centro dell'attacco, supportato da Schaken, Bakkal e Fernandez, l'italo-svedese sta trascinando il Feyenoord a traguardi impensabili ad inizio stagione.
Ne è consapevole il pubblico del De Kuip, come sempre caldissimo ed instancabile nel supportare i suoi beniamini, che ha individuato nel giovanissimo attaccante il proprio nuovo idolo.
La gara è fin dalle prime battute spettacolare, merito anche del Vitesse, per nulla intimorito dai 43.000 spettatori pro-Feyenoord.
Dopo un timido affondo degli ospiti con Chanturia, il Feyenoord sfiora subito la rete con Schaken, che di destro conclude a lato un azione di contropiede orchestrata da El Ahmadi. La prima rete della gara arriva al minuto 11: una volta sostituito il pallone (quello arancione, da neve, era di fatto inutile), sugli sviluppi di un calcio d'angolo è il solito Guidetti a trovare il goal, deviando fortunosamente un colpo di testa di Leerdam. A nulla valgono le vibranti proteste di Velthuizen, il quale, sorpreso dall'involontario tocco tra spalla e braccio di Guidetti, viene anche ammonito dall'arbitro Gozubuyuk.
Mentre il Feyenoord, in vantaggio, fa la sua partita, preso per mano dal giovane Clasie, padrone del centrocampo, il Vitesse prova a reagire, continuando a giocare la sua partita basata sul possesso palla e delle sporadiche conclusioni dalla distanza.
Poco prima della mezz'ora, arriva il raddoppio del Feyenoord. Guidetti, servito da Bakkal, supera van der Struijk e, mentre si accinge ad entrare in area di rigore, viene steso da una spinta del numero 6 del Vitesse. L'arbitro indica il dischetto, ma nemmeno guardando attentamente il replay si riescono a fugare i dubbi sulla decisione presa dal direttore di gara. Dagli undici metri, Guidetti è ancora una volta implacabile, spiazzando Velthuizen.
Sul risultato di 2 a 0, il Feyenoord perde uno dei suoi giocatori migliori: Jordy Clasie, centrocampista 1991, è costretto ad uscire al 33' dopo un duro scontro con Kashia, venendo sostituito dal sudafricano Mokotjo. Oltre al danno, dato dall'infortunio del giovane centrocampista, pochi minuti dopo gli uomini di Koeman subiscono anche la beffa, vedendosi fischiare contro un calcio di rigore per un insensato tocco di mano di Leerdam. Sul dischetto si presenta un fischiatissimo Nicky Hofs (cinque stagioni passate al Feyenoord tra il 2004 ed il 2009), che trasforma il rigore, segnando un goal che il Vitesse meritava pienamente.
Il secondo tempo inizia con gli ospiti alla ricerca del pareggio. Sempre animato da un positivo Chanturia, il Vitesse rimpiange la scarsa precisione del nazionale nipponico, di origini olandesi, Havenaar, il quale in tuffo conclude a lato un cross arrivato dalla destra.
Quando mancano venti minuti alla fine della partita, salgono in cattedra gli estremi difensori: prima è Velthuizen a meritare gli applausi del pubblico, quando con un incredibile parata respinge il potentissimo destro di Guidetti destinato a spegnersi sotto l'incrocio dei pali; poi è il turno di Mulder, che ribatte la volèe di van Ginkel al termine di una azione insistita del Vitesse al limite dell'area di rigore del Feyenoord.
La partita, dai ritmi altissimi, viene chiusa dal solito Guidetti, che supera prepotentemente il ceko Kalas e batte per la terza volta in serata Velthuizen, approfittando dell'ottimo lavoro di sponda di Schaken.
Spaventosa la media realizzativa dell'attaccante numero 10 del Feyenoord, giunto a 17 reti (è secondo, insieme a Luuk de Jong, in classifica cannonieri, alle spalle di Bas Dost) in 15 partite giocate. Ovviamente già da ora il suo valore sta crescendo a dismisura, rendendo difficilissima una sua permanenza al De Kuip al termine della straordinaria stagione di cui si sta rendendo protagonista ed, al contempo, sempre più probabile una convocazione nella nazionale maggiore da parte di Hamrèn, commissario tecnico della Svezia, in occasione dei prossimi Europei.
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