Eredivisie: tra Heerenveen ed Ajax è solo pari. Il risultato brucia per entrambe

All'Abe Lenstra Stadion va di scena la sfida tra il presente ed il passato di Marco van Basten. L'ex cigno di Utrecht sfida, per la prima volta da avversario, il suo Ajax, cercando di conquistare, tra le mura amiche, i primi tre punti della stagione. L'allenatore dell'Heerenveen arretra Djuricic, affidando a Finnbogason il ruolo di centravanti, affiancato da de Ridder e Valpoort.
Frank de Boer, per il suo Ajax, è costretto ad inserire, dal primo minuto, Serero, insieme a Schone ed Eriksen a centrocampo, con il giovane Boccara portato in panchina. Terzino sinistro sarà Dijks, mentre in avanti, oltre a Luuk de Jong, confermatissimo Tobias Sana, insieme al rientrante Boerrigter.
Al 12' si aprono le marcature. La difesa frisona fatica a rilanciare un pallone, sul quale si avventa Schone, il cui tocco favorisce il sudafricano Serero che, di prima intenzione, calcia dal limite dell'area un pallone, la cui traiettoria inganna Nordfeldt e va ad insaccarsi in rete, per la gioia del gremitissimo settore ospiti dello stadio dell'Heerenveen. Pochi minuti dopo, il centrocampista sudafricano sfiora il raddoppio, andando, su disattenzione della retroguardia della squadra di casa, a colpire il palo.
Intorno al 20' è l'arbitro van Poekel a diventare protagonista della partita, vedendo un fallo di mano inesistente di Alderweireld, che tocca il pallone, giocato da de Ridder, con la faccia. Sul dischetto si presenta Djuricic, che calcia incredibilmente fuori.

Nonostante l'errore dal dischetto, l'Heerenveen finisce in crescendo il primo tempo, mettendo ripetutamente in difficoltà la difesa ajacide, sicuramente non protagonista della sua migliore prestazione. Molto meglio l'attacco, che al 24', con de Jong, va nuovamente vicinissimo al goal. Stavolta è la traversa a negare la gioia del goal alla squadra di Amsterdam, scesa in campo con la seconda maglia blu con tratti verde fluorescente.
Alla mezz'ora arriva il pareggio dell'Heerenveen: van Rhijn, ora titolare sulla fascia destra, dopo il trasferimento di van der Wiel al PSG, chiama in causa Vermeer con uno scellerato retropassaggio da quasi cinquantametri, risultato mal calibrato. Il portiere dell'Ajax esce al limite dell'area ma controlla male il pallone, sul quale si avventa l'attaccante islandese Finnbogasson, che supera l'estremo difensore avversario e deposita in rete. Che pasticcio, quello combinato dai lancieri, che regalano ai padroni di casa il goal del pareggio dopo aver sfiorato, a più riprese, il raddoppio.
Un minuto prima della fine del primo tempo, l'Heerenveen trova addirittura il vantaggio. Il nuovo acquisto, il ceko Marecek, ruba palla a centrocampo e serve in profondità Finnbogason, lesto nel controllare e nello scavalcare Vermeer con un destro delicato. L'islandese, se dovesse continuare così, potrebbe diventare un nuovo punto di riferimento in attacco per i frisoni, rimasti orfani di Bas Dost, passato in estate al Wolfsburg.
L'Ajax trova il pareggio dopo solo un minuto dall'inizio della ripresa, ancora con Serero, fortunato nel controllare un pallone che sembrava facilmente addomesticabile da Zomer, batte Nordfeldt, segnando la propria personale doppietta.
Il sudafricano, fino ad allora protagonista in positivo, grazie alle due reti, viene, al 52', espulso per un fallo all'altezza del centrocampo. A ben rivedere le immagini, anche in questo caso la decisione dell'arbitro van Poekel sembra discutibile, in quanto il numero 25 ajacide non era ultimo uomo, nè interviene con particolare veemenza su Djuricic.
Con un uomo in meno in mezzo al campo, l'Ajax inizia a soffrire le spinte offensive dell'Heerenveen. De Boer prova a modificare qualcosa, inserendo Blind per Dijks, sempre più in difficoltà sui continui attacchi di Valpoort, Lukoki, al posto dell'affaticato Boerrigter, e Ilan Boccara, giovanissimo centrocampista arrivato dal Paris Saint Germain. La scarsa precisione di Djuricic e Kums, combinata ad un paio di interventi prodigiosi di Kenneth Vermeer, contribuiscono a lasciare inalterato il vantaggio.
Marco van Basten deve rinviare ancora i festeggiamenti per la vittoria, che manca, considerando anche le partite di Europa League, oramai da oltre 450 minuti.



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