Vitesse e Twente si dividono la posta in palio. Ad Arnhem finisce 0 a 0

La nuova stellina Oranje, Marco Van Ginkel

Nella partita di cartello della 12° giornata si affrontano i padroni di casa del Vitesse e la capolista Twente. La squadra di McLaren arriva al Gelredome per una non certo agevole trasferta, in quel di Arnhem, contro una squadra tosta quale quella allenata da Rutten, che occupa la terza posizione a 5 lunghezze dalla vetta.
Gli schieramenti sono i soliti: i gialloneri del Vitesse si schierano con il solito 4-4-2 con due esterni altissimi. A centrocampo confermatissimo il duo composto da Marco Van Ginkel , fresco di convocazione nella nazionale olandese, ed il solito Theo Janssen; il ruolo di ala destra è occupato da Ibarra e le due punte sono il brasiliano Reis e l'ivoriano Bony.
Il Twente risponde schierandosi in campo con un 4-2-1-3 di marca tipicamente olandese. I Tukkers, però devono fare a meno di Fer, che siede in tribuna. Al suo posto a centrocampo gioca l'ex NAC Schilder, con Braahfield terzino sinistro.
Il fischietto Kevin Blom dà inizio al match e già al 9' Bony si rende pericoloso sugli sviluppi di un cross dal fondo , ma il pallone toccato deliziosamente di tacco dal centravanti ivoriano, accostato con insistenza al Chelsea, finisce sul fondo ad un metro dalla porta di Velthuizen.
Il primo tempo risulta sostanzialmente noioso e scevro di qualsivoglia emozione, tanto che bisogna aspettare fino al 36' per vedere un'azione pericolosa, stavolta di marca-Twente: Cabral scappa sull'out di sinistra, mette in mezzo un bel pallone sul primo palo, ma Schilder sfiora solamente di testa e la palla arriva comoda fra le braccia delle estremo difensore giallonero. L'azione, comunque, era stata fermata per una presunta, quanto discutibile, decisione arbitrale riguardo al fatto se il pallone al momento del cross fosse uscito o no.
Le squadre vanno a ristorarsi con il proverbiale tè caldo sul punteggio di 0 - 0.

Nella ripresa l'inerzia della partita cambia: al 49' Tadic si guadagna una punizione da buona posizione , ma il serbo calcia sulla barriera e sulla respinta si rivela altrettanto impreciso non centrando lo specchio della porta.
Il Vitesse, 5 minuti più tardi, si affaccia nell'area dei Tukkers. La pregevole ripartenza giallonera potrebbe concludersi al meglio, ma Van Ginkel, appena entrato in area, è poco lucido e si fa soffiare il pallone da un attento Mihaylov.
Al 60 ' i gialloneri si rendono nuovamente pericolosi con Reis , che da posizione piuttosto proibitiva impegna comunque l' estremo difensore bulgaro con un bel diagonale.
Il Vitesse preme e, poco dopo, sugli sviluppi di un angolo, capitan Kashia liscia due volte il pallone da posizione estremamente favorevole, graziando così la spaesata retroguardia del Twente.
Dopo un buon momento del Vitesse, sono i Tukkers i protagonisti del finale di gara: i ragazzi di McClaren, nel tentativo di mantenere la leadership, si rendono pericolosi con Tadic al 67',ma la sua conclusione dai 16 metri viene deviata e si spegne innocua sul fondo. Poco più tardi, W. Janssen, pescato bene da Cabral, ci prova con una centrale conclusione di testa.
Ultimo brivido al minuto 87', quando su di una bella verticalizzazione, il russo Bulykin non controlla, gettando al vento l'occasione per la vittoria.
La partita finisce così 0 - 0. Le due squadre erano chiaramente contratte e impaurite di perdere una partita importante, dando vita, così, ad un match molto equlibrato , senza che nessuna squadra prevalesse sull'altra. A mio avviso il Vitesse sembrava più padrone del gioco, ma i Tukkers certamente non si sono fatti schiacciare nonostante fossero in terra nemica , perciò sono quasi obbligato ad affermare che il Vitesse ha dato prova della sua maturità non perdendo una partita fondamentale, mentre, al contempo, il Twente ha conquistato un punto importante, nonostante si sia fatto scavalcare dal PSV corsaro in Frisia.


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