L’anno scorso queste due squadre diedero vita alla più
bella partita della stagione. Allora finì 4-3 per i frisoni, ma anche quest'anno Heerenveen e Roda hanno dato spettacolo, terminando l'incontro sul rocambolesco risultato di 4-4! Ma se nell'incontro della
passata stagione il risultato fu frutto dell’eccellente qualità delle due
compagini, con giocatori del calibro di Dost e Narsingh, insieme a Malki i
protagonisti assoluti, in questo 4-4 invece si sono visti i grandi limiti di due
squadre a dir poco in crisi.
Avendo ceduto pezzi da 90 come Assaidi, Dost, Narsingh,
Elm e Janmaat, era ampiamente pronosticabile un declino dell’Heerenveen
rispetto alla passata stagione, ma probabilmente non ci si aspettava di una prima metà di campionato così negativa. Difatti avendo affidato la panchina a van Basten, non proprio uno qualunque,
probabilmente i progetti del club erano altri. Questa situazione non poteva
lasciare indifferente Foppe de Haan, icona dell’Heerenveen, di cui è stato
allenatore per ben 15 anni(!) culminati con la qualificazione in Champions
League nel 1999.
In settimana, infatti, de Haan ha detto la sua, senza peli sulla lingua: “le linee sono troppo distanti, i giocatori
tengono troppo tempo la palla tra i piedi e il gioco di posizione viene
praticato in maniera errata”. E se da una parte elogia Finnbogason come
unica nota positiva, critica pesantemente Djuricic: il talento serbo è in odore
di trasferirsi in una grande squadra, ma l’idea di de Haan è diversa: “prima deve diventare un buon giocatore all’Heerenveen. Gioca ancora come in una scuola calcio, prima di passare la palla
prova a saltare due, tre o anche quattro avversari”.
Inoltre poco prima dell’ inizio del match
contro il Roda, ai microfoni dell’ emittente Eredivisielive, de Haan si è detto
disponibile a dare una mano a van Basten per cercare di uscire da questa situazione.
La risposta di Djuricic arriva sul campo, quando al 25’
porta i suoi in vantaggio: il serbo prende palla all’altezza del centrocampo,
si invola solitario fino al limite dell’area avversaria e lascia partire un
destro, non proprio irresistibile, che buca le mani di un insicuro Kurto. Dieci
minuti dopo però arriva il pareggio, firmato da Malki deviando di testa una
punizione calciata da Fledderus. La partita adesso si fa spettacolare, tanto che l’equilibrio dura appena quattro minuti. Al 39’ van La Parra
firma il gol più bello della giornata, con uno splendido pallonetto da fuori
area che scavalca Kurto, questa volta incolpevole, e si infila nel sette. Pur
non giocando un gran primo tempo, i padroni di casa vanno negli spogliatoi in
vantaggio.
Gli ospiti però partono fortissimo ad inizio ripresa,
gettandosi in avanti alla ricerca del pareggio. Già dopo 50 secondi Németh
fallisce un gol fatto, mandando la palla sopra la traversa a pochi passi dalla
porta. Gli uomini in maglia gialla insistono, ma subiscono la beffa al 53’,
quando Finnbogason, a tu per tu con Kurto, con un pregevole colpo sotto gonfia la
rete portando i suoi sul 3-1. Al 60’ Marecek potrebbe portare già a 4 i gol per
i frisoni, ma arrivato davanti a Kurto si fa ipnotizzare da quest’ultimo. Gol
sbagliato gol subito? Neanche per sogno,
visto che due minuti dopo, Donald fa di peggio: Malki solo davanti a Nordfeldt
è altruista, servendo il meglio posizionato Donald, ma l’ex giocatore dell’Ajax manda incredibilmente la sfera a lato. Nel festival dei gol sbagliati, al 68’
arriva il turno di Finnbogason: Djuricic manda in porta l’islandese, che però
sbaglia tutto non inquadrando lo specchio della porta. Al 76’ arriva l’inaspettato gol degli ospiti che riapre la partita: è il difensore centrale Biemans, con un bel colpo
di testa su cross di Donald, a siglare il goal del 3 a 2. Passano appena quattro
minuti e gli uomini di van Basten ristabiliscono le distanze: gran tiro di Finnbogason,
Kurto respinge, ma van La Parra è lesto a ribadire in rete, siglando la
personale doppietta. La partita però è tutt’altro che chiusa, perché gli ospiti
ci mettono due minuti a riaprirla nuovamente. Su azione nata dal calcio d’angolo, è il
solito Malki a battere di testa Nordfeldt. Incredibile la disattenzione dei
giocatori frisoni sulle palle inattive: tutti e 3 i gol, infatti, sono nati da situazioni di calci da fermo. A 30 secondi dal 90’ Hupperts firma l’ incredibile 4-4 con un gran tiro
da fuori area che sbatte sulla faccia interna della traversa e si infila alle
spalle di un incredulo Nordfeldt.
Finisce così una partita incredibile: otto gol,
tantissime occasioni, e soprattutto tanti, ma tanti errori da entrambe le
parti. Per van Basten e i suoi è un pareggio durissimo da digerire, visto che bastava
davvero un pochino di attenzione in più per portare a casa il risultato, che
sarebbe stato fondamentale per dare fiducia a squadra e tifosi.
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