Per gli uomini di Frank de Boer si tratta della settima vittoria consecutiva in Eredivisie |
Nel catino dell’ Koning
Willem II Stadion l’Ajax di Frank De
Boer ha la chance per svoltare un campionato che finora ha offerto poche
certezze e molti punti di domanda : una eventuale vittoria permetterebbe di
ridurre il gap nei confronti delle capoliste Psv e Twente a un solo punto di
distacco, visto soprattutto il pareggio del Psv di Advocaat a Nijmegen di
appena 24 ore prima.
Per ottenere l’intera posta in palio l’ex terzino sinistro
dei Lancieri conferma in toto la squadra vincitrice settimana scorsa all’Amsterdam
Arena col Groningen, mentre Streppel
modifica solo leggermente il suo 4-2-3-1, inserendo Van Buuren da
centrale al posto di Peters.
Dopo i primi minuti di sostanziale studio, l’Ajax decide di
uscire forte e di mostrare i 22 punti di distacco che separano le due squadre
in classifica a inizio match; dopo 6 minuti Hoesen scalda le mani al belga Mul
con un tiro forte ma centrale respinto di pugno. Alla seconda occasione, la
squadra passa: all’11’ De Jong inizia e rifinisce un’azione da sinistra, spinto
alla conclusione defilata da sinistra da Boerrigter con un pregevole colpo di tacco. Il
tiro rasoterra è forte, ma la complicità di Mul è evidente ( il portiere non
copre il suo palo e sembra partire con colpevole ritardo).
Tempo di riorganizzarsi per il Willem che l’Ajax ha già raddoppiato; disimpegno molto elegante di Moisander e palla lunga a scavalcare la difesa; la diagonale difensiva di Jallo è rivedibile, coi piedi Mul questa volta anticipa Fischer ma non può nulla per evitare che l’accorrente Hoesen depositi in rete di sinistro. 0-2 e partita in ghiaccio? Assolutamente no!
Tempo di riorganizzarsi per il Willem che l’Ajax ha già raddoppiato; disimpegno molto elegante di Moisander e palla lunga a scavalcare la difesa; la diagonale difensiva di Jallo è rivedibile, coi piedi Mul questa volta anticipa Fischer ma non può nulla per evitare che l’accorrente Hoesen depositi in rete di sinistro. 0-2 e partita in ghiaccio? Assolutamente no!
Avviene infatti l’impensabile: l’Ajax si siede sugli allori
e nel giro di altri dieci minuti avviene l’incredibile rimonta. Prima al
sedicesimo una caparbia azione da sinistra di Guyt permette a Joachim di
segnare da breve distanza, poi al 28’ è sempre Guyt a mandare in porta Snijders
con un bell’assist per vie centrali che da pochi passi fredda in spaccata Vermeer: in questo caso è Blind a omettere di salire
per far scattare la trappola del fuorigioco, permettendo all’ex Vitesse
la sua prima rete in Eredivisie.
Dopo una prima mezz’ora di fuoco i ritmi si abbassano e
prima dell’intervallo non succede altro, vuoi per lo shock dell’Ajax, vistosi
rapidamente recuperare una partita che sembrava in cassaforte e nella quale era
andato vicinissimo al 3-1 con un miracolo sulla linea di Akouili su tiro sporco
di De Jong, vuoi perché alla fine il Willem II è più che soddisfatto del
risultato maturato.
La trama della partita non cambia nei secondi 45’ minuti: l’Ajax
prova a vincerla, e il Willem si rende pericoloso in contropiede (Joachim
impegna subito dopo il fischio d’inizio Vermeer a un intervento non semplice).
Al 54' episodio
dubbio in aerea di rigore, Eriksen alla “Totti” ( con un tacco di bellezza
enciclopedica), mette Fischer davanti a Mul che lo tira giù: l’arbitro Blom lascia proseguire tra le (timide, in realtà) proteste dei Lancieri. La situazione cambia al 66’: fuori il danese
Fischer e dentro Lukoki.
La freschezza atletica del neo-entrato farà tutta la
differenza del mondo permettendo all’Ajax di dare maggiore quantità al gioco
offensivo che si era fatto decisamente sporadico nel corso della seconda
frazione: al 72' arriva il terzo vantaggio dei Lancieri, quello che
risulterà decisivo. Bel corner dentro di Eriksen, spizza per la sponda sul
secondo palo de Jong e Moisander appoggia dentro di piatto coronando una
partita da migliore in campo. Il Willem non ne ha più ma mantiene il campo più
che dignitosamente; nonostante questo il 4-2 arriva ad appena cinque minuti dal termine, sempre su una
eccellente imbeccata di Eriksen (e che Dio non voglia che le sirene inglesi ci
privino del suo talento già a Gennaio) che permette a Lukoki di segnare e festeggiare
ballando: gol meritatissimo ed esultanza vistosa ma tollerabile, visto l’impatto
nel match.
Al fischio finale è tempo di consapevolezze che possono
rincuorare entrambe le formazioni: come al solito l’Ajax se la giocherà per la
vittoria finale, mentre il Willem II può però lottare e anche bene per rimanere nella
massima serie ( e gli applausi convinti del pubblico pagante devono essere l’incentivo
a crederci fino alla fine).
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