I talenti del calcio olandese: Karim Rekik, il nuovo gioiello della difesa del Manchester City

Karim Rekik  è un centrale difensivo classe 94, olandese di nascita ma tunisino di origini, nell’estate del 2011 è passato alla corte di Roberto Mancini che lo ha fatto prelevare saggiamente dal fiorente vivaio del Feyenoord che non smentisce mai la sua bontà e che presenta tanti altri ragazzi sicuramente da tener d’occhio. Figlio di padre tunisino e di madre olandese si è messo in luce nella passata edizione degli europei under 17, dove l'Olanda strapazzò a dir poco i pari età della Germania. Quella selezione olandese ricca di talento ha destato l'attenzione di più di un osservatore e addetto ai lavori, tant'è che il protagonista di quest'oggi è addirittura approdato fra le fila dei neo campioni di Inghilterra che lo hanno strappato dalla concorrenza, tra questi anche dell’Inter.
Il padron del City Mansour, famigerato per le sue sontuose campagne acquisti e per prelevare le stelle del calcio mondiale a prezzi esorbitanti, a quanto pare negli ultimi periodi ha anche imparato a guardarsi piuttosto bene attorno e soprattutto a ricercare materiale pregiato dai settori giovanili più fiorenti di Europa. Non è un mistero che i migliori under 17 siano costantemente monitorati dalla troupe del magnate Arabo che ha di già trovato un metodo per risparmiare tanti soldi e accontentare le mille richieste del suo tecnico che con i giovani ha già dimostrato di saperci fare.
Tornando invece a Karim, il ragazzo ha di già debuttato in questa stagione con la maglia numero 44 dei Citizens in occasione della Carling Cup contro il Birmingham city e il 22 Marzo scorso è stato mandato in Championship fra le file del Portsmouth per dargli una prima possibilità di confrontarsi con il calcio che conta. Nelle file del Portsmouth ha disputato otto gare da titolare, dove ha confermato le sue grandi doti che sono venute a galla nonostante fosse inserito in un contesto molto delicato di una squadra praticamente decaduta.
E' un difensore centrale molto tecnico, forte fisicamente che sa impostare l'azione dalla propria aria di rigore. Ricorda molto come caratteristiche il nostro Alessandro Nesta, una tipologia di difensore che all’Olanda servirebbe come il pane e che forse non ha mai avuto in passato. Essendo cresciuto calcisticamente in Olanda sa difendere prevalentemente a zona e con una linea difensiva piuttosto alta che tende a mettere sistematicamente in fuori gioco gli attaccanti avversari.
Le sue doti fisiche e atletiche gli permettono di risultare piuttosto esplosivo e duro nelle marcature. Non è molto veloce a differenza di altri suoi connazionali ed è per questo che soffre maggiormente attaccanti brevilinei e rapidi, ma le sue qualità caratteriali e di leadership gli permettono non solo di guidare i propri compagni di reparto ma anche di limitare le proprie lacune con un pizzico di astuzia e intelligenza tattica.

Il ragazzo è anche dotato di un buon piede mancino con cui sa calciare dalla media e dalla lunga distanza con buoni risultati e di una discreta visione di gioco che gli permette, come dicevo poco prima, di impostare e di creare e alimentare il gioco per vie centrali. E' elegante nei movimenti e sicuro negli interventi, in alcune occasioni mi permetto di dire che si piace a tal punto che si ritrova a commettere dei fortuiti errori per eccesso di sicurezza.

Da buon esponente dei suoi diciotto anni, in alcune gare ha avuto dei cali di concentrazione “paurosi” che ne hanno vanificato la sua prova complessiva ma per migliorare in questo aspetto non deve far altro che mettere quanta più esperienza possibile sul groppone e considerando la sua età, possiamo tranquillamente affermare che il suo percorso di crescita sta proseguendo alla grande. Rekik può tranquillamente far parte del contesto e quindi del gruppo vincente del Manchester City, non da titolare da subito sicuramente, ma come ottimo gregario, anche perché stando fianco a fianco con gente come i vari Kompany, di cui somiglia per caratteristiche, Touré, Lescott, Richards, non può che migliorare e approfittare del regolamento inglese per approdare in altre formazioni con la formula del prestito che può limitarsi anche a un mese.
In questo preciso momento storico Karim Rekik altro non è che un ragazzo dall'enorme potenziale, dalle indiscusse doti tecniche e atletiche ma che deve sicuramente smaliziarsi e imparare a marcare anche i migliori attaccanti del panorama calcistico internazionale.
I cali di concentrazione in un top club non sono ammessi ed è per questo che Roberto Mancini deve gestirlo nel migliore dei modi approfittando dei prestiti mirati con cui avrà la possibilità di far crescere il proprio talento che sarebbe alquanto sprecato sia fra le riserve che tantomeno nell'Accademy.
Oltre le sue doti difensive va sicuramente menzionata la sua propensione alla rete su schema da fermo, dove risulta essere un pericolo costante per le difese avversarie nell’aria piccola. La sua esplosività gli permette di giungere sempre per primo sulle palle alte e le sue qualità tecniche gli permettono di concludere a rete da vero attaccante di razza.
Il futuro sarà orange oppure rosso per il nostro Karim Rekik che nei prossimi anni deciderà se continuare a difendere i colori della propria Patria natia oppure di quella di origine.

A cura di Gianluca Castagna  - Fonte: Generazione di talenti
 
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