Calcio violento - Il movimento hooligan in Olanda negli anni 70

1976, Sparta - Utrecht : la polizia a cavallo irrompe sugli spalti per calmare i tifosi dell'Utrecht
Il nostro viaggio nel mondo del tifo olandese inizia negli anni settanta, nel periodo di massima luce, a livello europeo, del calcio oranje.
Forte, come d'altronde è facile immaginare, è l'influenza, quasi sfociante nello spirito di emulazione, del tifo inglese, sia per quanto riguarda il modo di assistere, durante le partite, la propria squadra, sia per i comportamenti violenti che fanno da contorno alle manifestazioni sportive.
Tutto nasce nei "sides", quei settori degli stadi divisi l'uno dall'altro da muri, grate o recinzioni. Su quelle gradinate, spesso strette ed inospitali, specie se confrontate con gli stadi di oggi, nasce, negli anni 70, il movimento ultras olandese.
Molti giovani, figli di operai o di onesti lavoratori, entrano a far parte, durante il decennio in cui nasce il "Calcio Totale", di gruppi di tifosi organizzati. L'identità di gruppo, insieme alla passione per la propria squadra, fa da collante per i principali sides di quegli anni: l'F-Side dell'Ajax, il Vak-S del Feyenoord ed il North-Side del Den Haag (all'epoca ancora privo dell'acronimo ADO). 

Inesistenti i controlli e totalmente impensabili le attuali misure restrittive: queste le ragioni per il germinare, tra i gruppi di tifosi, della violenza. Sempre più spesso iniziavano a vedersi coltelli, cinghie, catene, martelli, cacciaviti, tirapugni ed ogni altro tipo di oggetto contundente immaginabile. A discapito della fama e della civiltà di gran parte degli olandesi, dobbiamo ricordare che proprio in questo paese si è assistito, storicamente, a tremendi scontri che spesso hanno coinvolto anche gli stessi giocatori, talvolta aggrediti mentre erano sul campo. Esempi più eclatanti sono quello dell'assalto ai danni del portiere dell'Austria Wien, negli anni 80, oppure quello più recente, che ha visto protagonista Esteban Alvarado, estremo difensore dell'AZ Alkmaar, durante una sfida in casa dell'Ajax.


Il portiere del De Graafschap libera dalla rete un bricco di latta lanciato dai tifosi dell'Ajax

Le intemperanze sugli spalti, insomma, erano all'ordine del giorno già nei primi anni settanta, ma vengono mostrate al mondo intero, per la prima volta, nella primavera del 1974, quando gli hooligan del Tottenham, arrivati a Rotterdam per supportare la propria squadra in occasione della gara di ritorno della finale di Coppa UEFA contro il Feyenoord.


Scontri tra tifosi del Feyenoord e del Tottenham
Dopo il 2 a 2, strappato dagli olandesi negli ultimi minuti dell'andata della finale giocata a White Hart Lane, il ritorno al De Kuip vide imporsi i padroni di casa, grazie alle reti di Rijsbergen e Ressel. La prima coppa UEFA vinta da una squadra olandese, però, non fu celebrata a dovere, perchè dopo la dura partita in campo, gli scontri si sono trasferiti sugli spalti: seggiolini divelti ed una pioggia di bottiglie ed oggetti di vetro lanciati dagli inglesi, piovono sulla testa dei tifosi avversari e della polizia. I Rotterdammers non stanno a guardare e rispondono, senza paura, alle offese dei tifosi degli Spurs. 
Alla fine della "battaglia", il bilancio ammonta a quasi 70 arresti ed oltre 200 feriti, numeri che scuotono l'Olanda, toccata fino ad allora solo in modo marginale dalla violenza calcistica e l'Europa intera.



L'episodio, forse il primo di "esportazione" della violenza degli hooligan dall'Inghilterra all'Europa, influenza notevolmente le tifoserie olandesi. Gli spalti diventano, sempre con maggiore frequenza, territorio di battaglia tra le brigate di hooligans. Le rivalità cittadine, talvolta asprissime, non sembrano potersi sedare in alcun modo. Bastoni, coltelli e catene vengono utilizzati sempre più spesso per stabilire la propria supremazia in un paese, l'Olanda, che proprio per le sue piccole dimensioni fa si che gli scontri possano avvenire ovunque. L'odio per Amsterdam e per l'Ajax accomuna gran parte dei sides: North-Side e Vak-S, ma anche i tifosi di Utrecht e Groningen, appena possibile, non perdono occasione per aggredire i ragazzi dell'F-Side, sempre più numerosi man mano che la popolarità del club biancorosso aumentava. 



Scontri durante Ajax - Twente, nel 1979
Sul finire degli anni 70 i gruppi saranno molto più strutturati e la rivalità tra alcune città, che spesso ha fondamenti extra-calcistici molto ben radicati, tende ad inasprirsi sempre di più, prima di raggiungere il picco degli anni 80. 

Clicca qui per leggere lo speciale: il movimento hooligan in Olanda negli anni 80.

Fonti:
www.ultras-tifo.net 
www.ohwhenthespurs.co.uk
idealionline.altervista.org/il_benelux.htm


Ti è piaciuto l'articolo? Vieni a parlarne su Facebook, sulla pagina ufficiale del blog Calcio Olandese! 


Tutti i diritti riservati all’autore. Nel caso si effettuino citazioni o si riporti il pezzo altrove si è pregati di riportare anche il link all’articolo originale.

CONVERSATION

Back
to top