Il momento in cui Alderweireld porta in vantaggio l'Ajax |
Gli ospiti, nonostante i commenti del loro vulcanico presidente, Gigi Becali, che aveva apostrofato l'Ajax come "una squadra di ragazzini che ha solo un glorioso passato", mostrando anche una discreta spavalderia, si presentano all'Amsterdam ArenA con un prudente 4-2-3-1 che, però, risulta essere più simile ad un 4-5-1 con il solo montenegrino Nikolic a fare da punto di riferimento in avanti.
Frank de Boer, dal canto suo, schiera un Ajax a trazione anteriore: davanti alla collaudata linea difensiva a quattro, agiscono Schone, Eriksen e Siem de Jong, che abbandona il ruolo di pivot assunto nelle ultime gare di campionato, cedendo il posto a Kobleinn Sigthorsson, alla sua prima gara da titolare dal lontano agosto. Sulle fasce, in avanti, confermati Viktor Fischer e Isaac Cuenca, nuovamente titolare dopo i 60 minuti giocati contro il Roda.
Relegato, quindi, in panchina Christian Poulsen, mentre rientra tra i convocati anche il sudafricano Thulani Serero, reduce dall'avventura in Coppa d'Africa.
La prima frazione di gioco è caratterizzata da un dominio degli ajacidi. Nonostante un inizio arrembante, il vantaggio arriva solo alla mezz'ora: è il 28' quando Toby Alderweireld, con un bel colpo di testa, su punizione dalla destra di Eriksen, porta in vantaggio i suoi, spizzando il pallone sul palo più lontano, là dove Tatarusanu non può arrivare.
Spinge forte, l'Ajax, che meriterebbe di raddoppiare in più di un occasione. La rete del 2 a 0 arriva al 39', ma viene annullata per fuorigioco di Sightòrsson. L'islandese, molto carico al rientro dal primo minuto, è leggermente al di là della linea difensiva sull'assist di prima di De Jong. Giusta, quindi, la segnalazione dell'assistente dell'arbitro bulgaro Todorov.
Al 41' bella azione dell'Ajax, bravo a ripartire dalla difesa con van Rhijn, coinvolgendo, nell'azione, un pò tutta la squadra: il destro di Siem de Jong con cui si chiude la giocata corale degli ajacied, però, viene toccato fuori dal portiere dei rumeni, Tatarusanu.
Si va al riposo, allora, sull'1 a 0 per l'Ajax. Il risultato sta stretto agli uomini di De Boer, protagonisti di un convincente primo tempo ed intenzionati, a quanto sembra, a chiudere la pratica relativa alla qualificazione già nella gara di andata, evitando i rischi di una rimonta della Steaua.
La ripresa inizia senza Vermeer, che nell'intervallo ha dovuto lasciare il posto a Cillesen per via di un infortunio al ginocchio, conseguente ad uno scontro di gioco. Il giovane portiere ex NEC Nijmegen riesce a ritagliarsi una parte importante nella vittoria della sua squadra, evitando in un paio di occasioni la rete ospite e mantenendo, di fatto, inviolata la propria porta. "Sono contento per le due reti fatte, ma soprattutto per il fatto di non averne subite. In Europa è importante mantenere imbattuta la porta", ha dichiarato a fine partita un soddisfatto Frank de Boer.
Appena tre minuti dopo l'intervallo arriva la rete del 2 a 0, firmata ancora da un difensore, Ricardo van Rhijn, bravo a chiedere il triangolo a Sigthorsson e sfruttarne il lavoro di sponda (con la collaborazione di De Jong), andando a battere Tatarusanu di destro.
Segnato il 2 a 0, l'impressione è che l'Ajax tiri i remi in barca e pensi più che altro a difenere e ripartire.
Non è un caso, infatti, se al 73', dopo aver visto la propria squadra subire l'iniziativa della squadra di Bucarest, vicina al goal con Popu e Rosescu, Frank de Boer decide di inserire Poulsen al posto di Cuenca, coprendosi maggiormente di fronte al tentativo di rimonta della Steaua.
La partita si chiude così, sul risultato di 2 a 0 per i padroni di casa. L'appuntamento è rimandato alla prossima settimana, quando allo Stadionul Steaua le due squadre si daranno battaglia per il passaggio al turno successivo. Tra le fila dei rumeni di Reghencampf, mancherà sicuramente Pintilii, espulso nel finale di gara da Todorov per via di una doppia ammonizione in rapida sequenza, frutto di un paio di entratacce sui giocatori dell'Ajax.
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