Mike van der Hoorn festeggia la rete del 2 a 4 per l'Utrecht |
Continua la sorprendente scalata degli uomini di Wouters, che hanno cominciato alla grande il nuovo anno, vincendo tutte le tre partite finora disputate.
Per i Tukkers invece adesso è notte fonda: la squadra allenata da Steve McClaren sembra da tempo aver perso lo smalto che l’aveva contraddistinta ad inizio campionato ed alla lunga si sta dimostrando troppo fragile per competere seriamente al titolo. Piove sul bagnato, per i rossi di Enschede. Dall'infermeria, infatti, arriva una brutta notizia: Chadli si è nuovamente infortunato al ginocchio e dovrà stare fuori per un minimo di sei settimane, anche se i primi esami non inducono all'ottimismo.
Se dalla parte dei padroni di casa gli occhi sono puntati tutti su Fer, regolarmente in campo nonostante la ferita per l’assurda mancata cessione all'Everton sia ancora aperta, nell’Utrecht c’è grande curiosità intorno a Toornstra, arrivato dall'ADO Den Haag nell'ultimo giorno di mercato e subito schierato titolare. Quello di Toornstra è sicuramente uno dei migliori colpi di mercato messo a segno da una squadra dell’Eredivisie, perché può far fare il salto di qualità ai biancorossi, pienamente inseriti nella corsa al titolo.
A dispetto dei sei gol finali, la partita inizialmente è piuttosto bloccata e noiosa. Sono i padroni di casa ad attaccare di più, ma l’Utrecht si chiude bene e non concede opportunità da gol.
Gli ospiti hanno nel contropiede l’arma migliore e lo dimostrano già al 7’, quando Toornstra con una verticalizzazione manda Mulenga davanti al portiere. Lo zambiano, però, spreca clamorosamente calciando fuori di un soffio.
Poco dopo la mezz'ora arriva il vantaggio ospite: Mulenga di testa impegna seriamente Mihaylov, il quale respinge come può ma deve arrendersi sul tap-in di Toornstra, subito al gol nella giornata dell’esordio con la nuova squadra!
La rete sblocca finalmente la gara, che adesso diventa vivace.
Il Twente è costretto a gettarsi in avanti alla ricerca del pareggio, ma rischia grosso, essendo esposto così ai micidiali contropiedi degli avversari. Sugli sviluppi della più classica azione di rimessa nasce il raddoppio dei Domstedelingen: Van der Gun, in area di rigore, passa tra Breukers e Bengtsson, crollando a terra su tocco del difensore svedese. L’arbitro indica il dischetto e poiché l’attaccante si stava involando verso la porta, arriva puntuale anche il cartellino rosso per Bengtsson. Dagli undici metri Mulenga non sbaglia, spiazzando totalmente Mihaylov.
Sotto di due gol e di un uomo all’intervallo, McClaren cerca di dare comunque la scossa adoperando una doppia sostituzione: fuori Gutiérrez e Bulykin, dentro Braafheid e Janssen. Nonostante la situazione disperata, i giocatori del Twente ci credono, e si gettano coraggiosamente in avanti.
Combinando gli effetti dell'avanzamento del baricentro dei Tukkers e della loro inferiorità numerica, già dopo soli 25 secondi dell'inizio della ripresa i gol da rimontare potevano diventare tre. Ancora Toornstra, su un perfetto cross di van der Gun, colpisce in pieno il palo e grazia i padroni di casa.
Poco dopo, al 55’, la partita si riapre: grande assist di Janssen per Tadic, che arriva davanti al portiere e lo batte con un pallonetto di classe, riaccendendo gli animi dei compagni di squadra e del pubblico di casa. Nonostante l'entusiasmo, al 66’ arriva la doccia gelata: clamorosa ingenuità di Braafheid, che nel tentativo di controllare un facile passaggio proveniente dal proprio portiere tocca la palla con il braccio, regalando una punizione vicina al lato corto dell’area di rigore. Gli ospiti non fanno complimenti e approfittano al massimo del regalo: calcia Toornstra, che trova in mezzo all'area Bulthuis, il quale anticipa tutti ed insacca di testa, portando i suoi sul 3-1.
Al 71’ van der Maarel però ricambia il regalo, commettendo un inutile fallo di mano all’interno dei propri undici metri. Dal dischetto il serbo Tadic non sbaglia, riaprendo per la seconda volta la gara. Anche stavolta, però, si tratta di una illusione che dura poco, perchè su corner battuto dal solito Toornstra, ancora una volta la difesa del Twente fa acqua, favorendo Mike van der Hoorn che fredda agevolmente di testa il povero Mihaylov.
Finisce, così, 4 a 2 per gli ospiti la gara che lancia prepotentemente l'Utrecht nel gruppo delle sei pretendenti al titolo. Se anche la squadra allenata da Wouters sembra essere un gradino sotto alle favoritissime PSV ed Ajax, la solidità espressa sino ad oggi lascia ben sperare i propri tifosi. Con l'acquisto di Toornstra, migliore in campo che oltre alla grande prestazione generale è stato decisivo con un gol, due assist ed un palo che gli ha negato la doppietta ad un esordio con la casacca dell’Utrecht, adesso nei pressi della cattedrale possono davvero sognare in grande. Preoccupa, invece, il declino del Twente, le cui quotazioni per la lotta al titolo finale scendono giornata dopo giornata.
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