In un Amsterdam Arena esaurito in ogni ordine di posto, l'Ajax si avvia a festeggiare, con una giornata di anticipo, la vittoria del 32esimo campionato olandese. Sotto la guida di Frank de Boer, la compagine che veste la casacca biancorossa è tornata sul tetto d'Olanda, imponendosi per il terzo anno consecutivo, con buona pace di PSV, Feyenoord e Vitesse, reduci, ad ogni modo, da uno splendido campionato, incerto fino a pochi turni dalla fine.
Frank de Boer, allenatore entrato di diritto nella storia ajacide, ritrova tutti i suoi uomini, ad eccezione di Davy Klaassen, infortunato da tempo e fuori fino a giugno inoltrato, e di Mickey van der Hart, giovane terzo portiere, anch'egli reduce da un problema fisico.
Ritrovato van Rhijn, che va a sostituire Ligeon sulla fascia destra, in attacco De Boer presenta Ryan Babel, chiamato alla prova del nove per convincere il mister della propria utilità alla causa per la prossima stagione. In mediana, con Poulsen che si accomoda in panchina, agisce Schone alle spalle di Siem de Jong ed Eriksen, entrambi, con altissime probabilità, alla loro ultima gara all'Amsterdam ArenA.
Differenti, e come potrebbero essere altrimenti, le motivazioni del povero Willem II, mestamente ultimo in classifica nonostante le prove di tenacia delle ultime giornate. I poveri Tricolores, tra l'altro, sono costretti a fare i conti anche con la malasorte, visto e considerato l'alto numero di infortunati.
Sotto un caldo sole primaverile, la partita prende il via, al pari di tutte le altre, alle 12:30 e viene diretta dal Sig. Makkelie.
Il primo sussulto della gara lo regala Christian Eriksen. Il numero 8 danese riceve il pallone al termine di una articolata azione corale e prova a fulminare, col destro, Meul, ma il pallone sfiora il palo e si spegne sul fondo.
Per fare esplodere il pubblico devono passare altri 8 minuti: è Sigthorsson l'uomo che sblocca il risultato, imbeccando un cross dalla destra di Babel. Il colpo di testa in tuffo dell'attaccante islandese è molto bello da vedere e non lascia scampo al portiere avversario.
Tra i giocatori più attivi, sul piano delle occasioni procurate, c'è sicuramente Eriksen: il ventunenne danese, pezzo pregiato del mercato dell'Ajax nella prossima estate, nel giro di pochi minuti, tra il 21' ed il 25', sfiora il goal due volte prima di trovare quella che è la sua dodicesima rete in campionato. Nell'occasione è davvero rilevante, però, l'errore di Meul il quale, forse ingannato dal movimento di Siem de Jong, valuta male la conclusione dalla distanza di Eriksen e la devìa in rete.
La difesa del Willem II balla da far paura ed i continui passaggi in profondità degli attaccanti dell'Ajax vanno praticamente tutti a buon fine. Se alla fine della prima frazione il risultato è solo di 2 a 0 i giocatori dell'Ajax devono prendersela solo con loro stessi, rimproverandosi per la scarsa precisione.
Nel finale di primo tempo il Willem II prova ad uscire dall'anonimato che aveva caratterizzato i primi 40 minuti di gioco e lo fa con Hocher, che su punizione dal limite impegna Vermeer, che guadagna, così, la propria fetta di applausi deviando il pallone in angolo.
Il secondo tempo, iniziato con l'unica variazione di Poulsen in luogo di Schone, parte così come si era concluso il primo, ovvero con l'Ajax in avanti e gli ospiti rinchiusi nella propria metà campo e destinati alla parte di vittima sacrificale della partita. Il risultato rimane bloccato per più di venti minuti sul 2 a 0 finchè, ancora su cross dalla destra di Babel, Viktor Fischer, una delle sorprese più liete di questa stagione, non insacca comodamente, dal centro dell'area, il terzo goal della giornata.
Quasi più che in campo, lo spettacolo è sugli spalti, dove i tifosi continuano ad alternare fantastiche coreografie e ad intonare i cori per festeggiare il titolo di Landskampioen.
Nel finale c'è tempo anche per i goal di De Jong, sempre a segno nelle gare decisive, e del subentrato Hoesen, che rendono ancora più indimenticabile la giornata per i quasi 52mila spettatori dell'Arena di Amsterdam.
Senza nemmeno un minuto di recupero, Makkelie fischia la fine della gara e dà il via ai festeggiamenti per il terzo schaal consecutivo dell'era De Boer, entrato di diritto nella storia del club di Amsterdam, al pari di predecessori illustri quali Rinus Michels e Louis van Gaal, capaci di vincere il titolo di campioni d'Olanda per tre volte consecutive.
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