Luuk de Jong esulta per la rete del momentaneo 2 a 0 |
Nessuna novità tra le fila olandesi, che si schierano con la stessa formazione che pochi giorni fa ha battuto la Germania in una gara al cardiopalma. Cambia qualcosa rispetto alla prima uscita, invece, la Russia, che ritrova Dzagoev e lascia inizialmente Cherychev in panchina.
Il leit moviv della gara è chiaro: l'Olanda tiene il pallino del gioco, mentre i russi giocano di rimessa, provando ad impensierire Zoet e soci grazie al proprio fraseggio sulla trequarti.
Il possesso palla è, sin dall'inizio, di monopolio oranje. Dopo più venti minuti senza grandi acuti, arriva il primo squillo di Luuk de Jong, che sugli sviluppi di un corner di Maher sovrasta i diretti avversari e colpisce di testa beccando in pieno il palo alla sinistra di Zabolotny.
Un minuto dopo, ancora de Jong prova la rovesciata su cross di un positivo van Ginkel, irrinunciabile per la propria dinamicità in mezzo al campo. Il tentativo dell'attaccante del Borussia Monchengladbach è, però, vano, perchè il pallone è troppo alto e si spegne sul fondo.
Dopo un timido tentativo di rendersi pericolosi da parte degli avversari, subito sventato da un intervento provvidenziale di Martins Indi, arriva la rete che sblocca il match. Georgino Wijnaldum prende palla sulla trequarti, sfrutta il movimento di de Jong, che porta via, col proprio taglio, due difensori, e conclude di precisione con un destro velenoso, imprendibile per Zabolotny. Secondo goal nella manifestazione per il jolly offensivo del PSV Eindhoven, spesso criticato per non essere mai esploso ma decisivo fino ad ora già in due casi.
Le squadre vanno al riposo sull'1 a 0, risultato giusto visto e considerato l'andamento della gara.
Tre minuti dopo il ritorno delle squadre in campo, ecco l'episodio destinato a segnare la gara: Chicherin interviene duramente su Maher e riceve dall'arbitro il cartellino rosso diretto, francamente eccessivo. Il talento dell'AZ continua la propria gara tranquillamente e, pochi minuti dopo, delizia gli spettatori con una splendida volèe di destro che impatta con la traversa.
La Russia trema ma non demorde, continuando a farsi pericolosa sporadicamente, soprattutto con Shatov. La supremazia Oranje, però, è manifesta e così, dopo un ora di gioco, si giunge al raddoppio grazie a Luuk de Jong, che trova lo spazio per un colpo di testa ad incrociare su cross di van Ginkel.
A conferma della buona volontà dei russi, però, pochi istanti dopo arriva la rete che riaccende momentaneamente le speranze della compagine allenata da Pisarev. Cherychev, subentrato poco prima a Yakovlev, è bravo nel tap-in decisivo dopo il clamoroso palo colto da Dzagoev. L'azione, però, nasce da un errore elementare di Martins Indi, che litiga col pallone, innescando la ripartenza russa.
Le emozioni, però, sono destinate a continuare, perchè al 68', direttamente su rilancio di Zoet, una spizzata di Luuk de Jong innesca il velocissimo John, che indisturbato si lancia verso la porta avversaria, battendo Zabolotny con un tocco sotto.
Con il risultato in pugno, Pot decide di cambiare i propri uomini. Dentro, nel giro di pochi minuti, Fer, Clasie e Hoesen, al posto, rispettivamente, di Maher, Strootman e de Jong.
L'impatto di due dei giocatori subentrati è devastante, perchè prima Hoesen, e poi Fer, trovano la quarta e la quinta rete della gara, fissando il risultato finale sul 5 a 1.
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