Una concitata azione di gioco |
Che non sarebbe stato facile vincere contro l’agguerrita armata di Foeke Booy era chiaro già alla vigilia, visto che in casa Feyenoord si temeva molto l’entusiasmo e la determinazione dei neopromossi, che tra le mura amiche non hanno ancora mai perso in questa stagione.
Koeman continua a preferire Armenteros a Schaken sulla fascia destra, mentre il neo arrivato Bakkal deve accontentarsi ancora della panchina, visto che probabilmente la sua condizione fisica non è ancora ottimale. Il suo collega Booy, invece, a sorpresa preferisce Godee ad Houtkoop nel tridente, e a centrocampo sceglie Lambooij per al posto dell’indisponibile Turuc.
Il Feyenoord domina tutto il primo tempo e sicuramente
raccoglie meno di quanto seminato. Il gol di capitan de Vrij consente si di rientrare negli spogliatoi in vantaggio,
ma con il rimorso di non essere riusciti a chiudere già la gara viste le due
occasioni clamorosamente fallite da Boëtius a tu per tu con il portiere
avversario. Un paio di minuti prima dell’intervallo, da segnalare il durissimo
scontro (fortuito) tra Vilhena e Kolder, che nel tentativo di arrivare sul
pallone si scontrano violentemente testa contro testa. Ad averne la peggio è
l’attaccante del Go Ahead Eagles, che stordito e sanguinante, rientra
immediatamente negli spogliatoi senza fare troppe scenate, convinto che la sua
partita sia finita. Booy a sorpresa decide di giocare gli ultimi minuti del
primo tempo in inferiorità numerica, e valutare durante l’intervallo le
condizioni del proprio bomber, nonostante sembri chiaro che non sia in grado di
proseguire. Ad inizio secondo tempo invece la sorpresa: con mezza faccia gonfia,
e un occhio che si apre a fatica, da buon capitano, Kolder stringe i denti e
non molla! La decisione dell’allenatore sembra un azzardo e desta molta
perplessità, perché il numero nove sembra troppo malconcio per rimanere in
campo.
La ripresa si apre con lo splendido gol di Amevor,
agevolato però dall’immobilismo dei giocatori avversari, che lo lasciano libero
di andare al tiro da fuori area senza opporre resistenza. Adesso si vive il momento più interessante di tutta la partita, con i padroni di casa galvanizzati dal gol a cercare addirittura il vantaggio, mentre gli ospiti non stanno di certo a guardare e attaccano anche loro. Si assiste così a continui capovolgimenti di fronte, in puro stile Eredivisie. Tutto questo però finisce già al 63’, quando il Feyenoord torna in vantaggio grazie a Immers, che gonfia la rete al termine di un azione rocambolesca. Tornati in vantaggio, gli uomini di Koeman addomesticano l'avversario, ancora una volta senza però chiudere la gara. Ci va molto vicino il solito Pellè, ma come successo a Boëtius nel primo tempo, la palla si stampa sul palo. I padroni di casa si aggrappano al povero Kolder, che rimane in campo nonostante le sue condizioni non migliorino di certo. Booy infatti non vuole saperne di richiamarlo in panchina, ed effettua tutte le tre sostituzioni a diposizione, lasciando il capitano a lottare in campo.
La scommessa paga all'89’, quando proprio Kolder calcia in maniera perfetta una punizione dal limite, con la sfera che tocca appena il palo e si infila alle spalle di un incredulo Mulder. Feyenoord beffato e gioia incontenibile al piccolo, ma strapieno, De Adelaarshorst.
La scena finale naturalmente se la prende tutta Kolder, per aver siglato il gol del pari dopo essere rimasto storicamente in campo, e a fine gara, quando si presenta alle telecamere, sembra uscito da un incontro di pugilato, con mezza faccia totalmente malconcia.
In un calcio dove quotidianamente si assiste a simulazioni e scenate patetiche, il comportamento del trentaduenne capitano del Go Ahead Eagles è un eccezione.
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