Mike Havenaar sempre decisivo |
Vitesse e Utrecht arrivano alla sfida di ieri pomeriggio con obiettivi
decisamente diversi. Ad inizio stagione questa sfida avrebbe potuto decidere
nella più rosea delle aspettative un 3° posto, ma complice questa annata folle
di Eredivisie la squadra di Peter Bosz si sta giocando il titolo, nonostante il
mercato abbia portato via pezzi da novanta come Van Ginkel e Bony, mentre l’Utrecht è
a caccia di punti per risollevarsi dal limbo della centro-bassa classifica.
Le
squadre scendono in campo con i loro uomini migliori, con un Vitesse a trazione
decisamente offensiva con Atsu sulla linea dei centrocampisti. Jan Wouters
schiera un centrocampo a diamante con Toornstra dietro De Ridder e Mulenga.
L’arbitro
dà il fischio d’inizio e la partita prende una piega favorevole per i padroni
di casa già dal principio della contesa: Havenaar sfiora il vantaggio con un
incornata, Ruiter neutralizza. Il contingente giapponese in campo è destinato ad aumentare prestissimo, quando gli ospiti perdono Mulenga per infortunio al 10’ ed al suo posto entra il nipponico Takagi.
L'Utrecht soffre le iniziative dei padroni di casa: Bulthius, in particolare, è in grande difficolta contro lo scatenato
Ibarra, il quale coglie una incredibile traversa che fa tremare l’Utrecht. Al 30’
il Vitesse dopo una mischia furibonda si guadagna un generoso rigore, assegnato dopo un tocco di mano tanto involontario quanto ininfluente. Dopo due minuti di polemica, Atsu va alla
battuta e l’ala in prestito dal Porto trasforma la rete dell'1 – 0 per il Vitesse, legittimamente in vantaggio.
Le aquile cercano fortemente il raddoppio, ma Havenaar non riesce ad infilare
il 2 a 0 prima di andare al riposo.
Il secondo tempo evidenzia il momento di
difficoltà dell’Utrecht: i biancorossi non riescono in nessuna maniera ad
alzare il proprio baricentro e vengono sempre infilati dai rapidissimi esterni
del Vitesse. Propper e Havenaar sfiorano il raddoppio, mentre per vedere la prima
conclusione degli ospiti bisogna aspettare il 58’, quando il solito De Ridder si crea
spazio fra le maglie giallonero e trova un buono spunto, vanificato dall'eccellente uscita di Velthuizen. Forte della propria iniziativa, l’Utrecht esce dal guscio e si guadagna un
rigore al 62’ per un fallo di mano del capitano Kashia. De Ridder trasforma la massima punizione e regala, finalmente, una partita veramente combattuta.
Mai domo, però, il Vitesse torna a far paura con Van Aanholt, che dalla distanza stampa il pallone sull’incrocio dei pali e, 3 minuti più tardi, coglie nuovamente un legno con Piàzon.
Al minuto 86 l’Utrecht, dopo una strenua resistenza, capitola: Havenaar insacca di testa sul cross di Leerdam il 2 – 1, mentre il match si chiude con la perla di Propper, che dai 30 metri, con una conclusione pazzesca, fissa il risultato sul 3 a 1 finale.
La partita ha fornito diversi
spunti di riflessione: il Vitesse può ambire al titolo? Sì, secondo me. Bosz
quest’oggi ha vinto il confronto con Wouters, proponendo calcio spumeggiante e rapido. Il
Vitesse davanti fa paura, e dietro ha concesso poco, a parte il rigore
causato dal georgiano Kashia.
L’Utrecht è una squadra irriconoscibile messa a
confronto con quella della passata stagione. Serve un inversione di tendenza
per sperare in qualcosa di migliore, come un sesto o settimo posto. I biancorossi hanno
prodotto troppo poco quest’oggi, non mettendo mai in effettiva difficoltà i
padroni di casa.
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