Il Feyenoord inaugura un accademia del calcio a Cuba


In un paese dove gli sport più diffusi ed importanti sono il baseball, la boxe e la pallacanestro, provare a coinvolgere i giovani in un iniziativa legata al calcio non è cosa facile. 
Per la dirigenza del Feyenoord Rotterdam, però, la sfida aveva senso e così si è deciso di avviare a L'Avana, capitale dello stato caraibico, un presidio, installato inizialmente per un breve periodo (salvo prolungarsi se l'esperimento dovesse dare i suoi frutti), dove tutti i ragazzi dai 6 ai 16 anni avranno la possibilità di mettersi in luce per un eventuale provino con la squadra olandese.

Inviati dei Rotterdammers a Cuba sono stati Robin Nelisse, ex-attaccante originario delle Antille olandesi, e l'ex difensore Ulrich van Gobbel, i quali si sono detti impressionati dalla partecipazione dei giovani cubani, desiderosi di poter far parte, anche per un solo giorno, di un club leggendario come quello olandese: "Se dobbiamo paragonare i due livelli (cubano e olandese, ndr), c'è un chiaro divario in favore dei nostri giovani, ma è importante che i ragazzi si divertano. Per capire se qualcuno di loro ha talento è necessario, innanzitutto, che siano tranquilli e che si godano questi momenti".

All'iniziativa, insieme ai due ex calciatori del Feyenoord e a parte dello staff, affidato alla direzione dell'allenatore cubano Alfredo Martinez, ha partecipato anche il Ministro degli Esteri olandese, Franz Timmermans, primo membro del governo olandese a mettere piede a Cuba. 
"Credo nel ruolo diplomatico del calcio", ha detto Timmermans, "ed è fantastico che attraverso questo sport si possano creare dei legami tra l'Europa ed un paese lontano come Cuba".

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