L'Ajax cala il poker contro l'AZ per dimenticare l'Europa League. In goal anche il debuttante Kishna


Frank de Boer rispolvera Poulsen dal primo minuto e sposta Daley Blind sulla sinistra per provare a restituire solidità e quadratura ad una squadra apparsa frastornata dal gioco degli austriaci del Red Bull Salisburgo nella gara di giovedì sera, valida per i sedicesimi di finale di Europa League. Dentro dal primo minuto anche Duarte, restituito al centrocampo dopo il fallimentare esperimento come terzino sinistro, e Bojan Krkic, scelto per sostituire l'infortunato Schone.

Senza lo squalificato Gudelj, Advocaat opta per Henriksen a centrocampo. In avanti, invece, a comporre il tridente insieme a Beerens e Johansson, c'è Berghuis e non Gudmundsson e proprio l'ex VVV Venlo ha l'occasione, dopo neanche 30 secondi, per sbloccare la gara, ma il suo tiro, dopo l'uscita avventata di Cillessen, finisce incredibilmente alto.
Accusato il primo brivido, però, l'Ajax mette subito la gara in discesa: a pensarci è il capitano, Siem de Jong, che con il suo destro di prima intenzione su cross basso di Van der Wiel, batte Esteban e prova a scrollarsi da dosso il periodo nero che sta attraversando, godendosi l'abbraccio del proprio pubblico.
Un sollievo anche per Frank de Boer, desideroso di tornare a vincere dopo la brutta parentesi infrasettimanale.

Senza Viktor Fischer, costretto ad uscire dopo dieci minuti per un infortunio alla coscia sinistra (che lo terrà fuori dal campo per circa un mese) e sostituito da De Sa, il predominio ajacide non viene affatto scalfito. La squadra ospite attende fin troppo i padroni di casa, liberi di orchestrare a proprio piacimento le azioni offensive ma imprecisi quando si tratta di concludere a rete. Così l'AZ riesce a limitare i danni, talvolta con interventi in extremis come quello di Viergever su Duarte a pochi minuti dall'intervallo, ed ad andare al riposo sotto di un solo goal.


La ripresa inizia con ben tre volti nuovi: oltre agli ingressi di Simon Poulsen, meteora in Italia, e Mattias Johansson, segnaliamo quello di Ricardo Kishna, alla prima presenza in Eredivisie, che sostituisce un deludente Bojan.
Il doppio cambio di Advocaat nella retroguardia dell'AZ non giova affatto, perchè dopo neanche 10' dall'inizio della ripresa, Kishna, De Jong e Duarte combinano a meraviglia ed il centrocampista ex Heracles trova la zampata vincente per battere Alvarado e siglare la rete del 2 a 0.
Il pomeriggio, già gioioso di suo, diventa indimenticabile soprattutto per Ricardo Kishna, che bagna il suo debutto con uno splendido goal. Nella rete del 3 a 0 del talento della scuderia di Mino Raiola c'è un pò di tutto: la potenza nel resistere al contrasto avversario, la classe nel controllo e nell'esecuzione in corsa e la precisione nel concludere con un fantastico sinistro indirizzato all'incrocio dei pali più lontano. Ancora una volta, l'ultimo prodotto dell'inesauribile fabbrica di talenti biancorossa, sembra avere un futuro spianato verso il successo.
La festa la chiude Lerin Duarte, che sigla la sua personale doppietta al 74', lasciando un fastidioso mal di testa al povero Johansson, incapace di mettere una pezza alle incursioni del numero 8 dell'Ajax.



In attesa della gara di giovedì pomeriggio, quando il Red Bull Salisburgo ci si aspetta almeno una reazione d'orgoglio, essendo la qualificazione compromessa, l'Ajax può festeggiare per i tre punti che vanno a rafforzare il proprio primato in classifica. 
L'AZ, invece, paga forse la trasferta in Repubblica Ceka ed un atteggiamento fin troppo rinunciatario sin dalle prime battute di gioco, subendo una sconfitta sacrosanta. La classifica, ancora non del tutto compromessa, rischia di allungarsi troppo verso il basso.

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