Festa del goal ad Arnhem, dove il Vitesse batte per 5 a 2 l'Heerenveen e si qualifica ai preliminari di Europa League, raggiungendo l'AZ Alkmaar, il Groningen (vincitore della Coppa d'Olanda) ed i Go Ahead Eagles (primi nella classifica Fair Play).
Il pomeriggio al GelreDome, però, non è cominciato affatto bene per gli uomini di Bosz, costretti subito ad inseguire gli ospiti, andati in vantaggio con Mark Uth. Il centravanti tedesco, che a suon di goal sta attirando su di se gli occhi di tanti (anche se sembra fatta per un suo passaggio all'Hoffenheim!), al 4' sfugge al diretto marcatore, mette a sedere Room, e porta l'Heerenveen in vantaggio, ripetendosi venti minuti dopo, quando con un sinistro di prima intenzione segna il suo ventesimo goal stagionale. In mezzo, la rete del momentaneo pareggio di Kashia, che di testa ha livellato il risultato per poco più di dieci minuti.
- Il Vitesse si qualifica per il terzo anno consecutivo all'Europa League. Nelle due precedenti edizioni, però, i gialloneri non hanno superato i primi turni di qualificazione, venendo eliminati dal Anhzi e dal Petrolul.
- La squadra di Bosz non segnava almeno 5 goal dallo scorso gennaio. Vittime della goleada, l'ultima volta, sono stati i giocatori dell'ADO Den Haag.
- Divertimento assicurato nelle sfide tra Vitesse ed Heerenveen: negli ultimi tredici incontri, infatti, entrambe le compagini hanno segnato almeno un goal.
Il primo tempo si chiude sul 2 a 1 per i superfriezen, confermando le tesi della vigilia, secondo cui, dopo il 2 a 2 di giovedì sera, anche oggi le due squadre si sarebbero contese l'ultimo posto disponibile per disputare una competizione europea a suon di goal.
La seconda frazione di gara si apre con la rete del nuovo pareggio del Vitesse, precedentemente graziato dall'arbitro Nijhuis, che ha giudicato come non punibile con il cartellino rosso un bruttissimo fallo di Labyad su Uth. L'episodio, combinato con il rigore trasformato da Vejinovic, ha una forte influenza sul prosieguo del match, che vive una fase di stanca quando il risultato è sul 2 a 2, prima del gran finale a tinte giallonere.
Quando manca un quarto d'ora al termine, Propper indovina la conclusione che cambia la gara. Il suo destro, deviato da Otigba, supera Nordfeldt e costringe l'Heerenveen, nel frattempo arroccatosi nella propria metà campo in attesa dei supplementari, a buttarsi in avanti alla ricerca del 3 a 3. La squadra allenata da Lodeweges, inevitabilmente, presta il fianco ai contropiedi del Vitesse, che nel giro di cinque minuti, va in rete altre due volte, prima con Labyad e poi con Van der Heijden, mandando in delirio i quasi diciottomila spettatori del GelreDome.
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