LA SQUADRA |
Dopo la pronta e gloriosa risalita della scorsa stagione, il
NEC Nijmegen è pronto a cavalcare il grande palcoscenico della massima serie
calcistica olandese, l’Eredivisie, dopo un solo anno di assenza, durante il
quale la squadra, allenata da Ruud Brood, ha sbaragliato la concorrenza e ha
vinto con pieno merito il campionato di Eerste Divisie. I rossoneroverdi, ora
guidati in panchina da Ernest Faber, lo scorso anno sul carro dei vincitori, in
Eredivisie, come vice di Cocu al PSV, hanno voluto mantenere l’ossatura della
squadra, confermando la quasi totalità del reparto offensivo, dove il belga
Limbombe e il tedesco-venezuelano Santos agiranno da ali ai fianchi di un
cecchino micidiale, l’olandese Ars, che lo scorso anno si è conquistato lo
scettro di capocannoniere dell’Eerste Divisie con la bellezza di ben 28 gol in
35 presenze. Già, la quasi totalità, perché nella rosa del NEC manca il
giocatore che probabilmente avrebbe potuto fare la differenza in attacco,
ovvero l’iraniano Jahanbakhsh, ceduto alcune settimane fa all’AZ Alkmaar e
senza il quale la missione salvezza si complica.
Le aspettative degli addetti ai lavori non sono certamente
buone e danno il club di Nimega leggermente sfavorito rispetto alle altre
contendenti per la salvezza, ovvero Cambuur, Excelsior, Roda JC e Heracles
Almelo, allo stesso piano, più o meno, del De Graafschap. Sono due squadre,
quella rossoneroverde e quella di Doetinchem, che poco hanno migliorato
rispetto alla passata stagione per adattarsi agli standard medi di salvezza e
alle rose delle dirette avversarie, rischiando quindi seriamente di finire a
raschiare il fondo del barile per giocarsi l’ultima piazza per evitare, almeno,
una dolorosa quanto inevitabile diretta retrocessione in Eerste Divisie.
Probabile formazione titolare (4-3-3): Halldorsson; Appiah, van Eijden, Golla,
Buysse; Bikel, Breinburg, Foor; Santos, Ars, Limbombe.
Obiettivo: salvezza
LA CITTA' |
Nimega (Nijmegen in olandese) è una delle città più belle e
ricche di cultura dell’intera Olanda, essendo tra le prime tre più antiche: nel
2005 si sono svolti, infatti, i festeggiamenti per i suoi 2.000 anni di storia,
che affonda le radici nell’Impero Romano. Riassumere in poche righe la storia
della fiorente città della Gheldria appare un’impresa, dal momento che le prime
tracce sono relative ad un castrum militare romano costruito in età augustea,
data la posizione strategica, al centro della valle del Reno con un’ottima
vista sulle colline circostanti. Dopo la rivolta dei Batavi del 69, il piccolo
villaggio di Oppidum Bataviorum venne distrutto, ma venne ricostruito più grande
di prima, diventando la prima città dell’odierna Olanda a ottenere lo status di
municipium e nel 104 Traiano la rinominò Ulpia Noviomagus Batavorum, Noviomagus
in breve (da cui deriva l’attuale nome Nijmegen).
La vita in città continuò a
scorrere pacifica fino al maggio 1940, quando fu la prima città a cadere nelle
mani dei Nazisti, durante l’efferata invasione dell’Olanda, mentre il 22
febbraio 1944 Nimega fu pesantemente bombardato dagli americani, convinti,
però, di colpire la città tedesca di Kleve, causando 750 morti e ingenti danni
agli edifici. Pochi mesi dopo la città fu poi liberata congiuntamente dalle
truppe inglesi e americane.
LO STADIO |
Inaugurato l’8 luglio 1939 dal principe Bernhard dei Paesi Bassi, padre della regina Beatrice, lo stadio del NEC Nijmegen ha una capacità di appena 12.500 posti e prende il nome dal grande parco urbano del Goffertpark, nella parte meridionale della città. Costruito negli anni ’30, durante la terribile crisi economica globale, da migliaia di disoccupati di Nijmegen che furono assunti dall’architetto Monshouwer per scavare la fossa profonda 6 metri in cui sarebbe nato l’impianto, spostando 80.000 metri cubi di terreno del parco. Il soprannome dello stadio, De Bloedkuul, si riferisce, infatti, al sudore e alle mille difficoltà che incontrarono gli operai nel costruirlo: in loro memoria, nella parte posteriore dello stadio, è stata collocata una vanga con un’iscrizione in onore ai caduti. All’epoca era il terzo stadio più grande del Paese, dopo l’Olympisch Stadion e il De Kuip. Nel 1945 lo stadio venne abbandonato in quanto la zona era diventata un campo militare alleato. Raggiunto il record di spettatori nel 1968 con 32.000 persone, negli anno ’90 la capacità calò bruscamente fino a 5.000 posti a causa delle regole sulla sicurezza imposte da KNVB e UEFA. Rinnovato alla fine del secolo scorso con la capacità attuale, lo stadio venne inaugurato il 25 gennaio 2000 con un’apertura spettacolare con i laser, a cui seguì l’amichevole poi vinta dal NEC sull’Anderlecht.
LA ROSA |
NOME | RUOLO | NAZIONALITA' |
Hannes HALLDORSSON | Portiere | Islandese |
Joshua SMITS | Portiere | Olandese |
Marco VAN DUIN | Portiere | Olandese |
Rens VAN EIJDEN | Difensore | Olandese |
Wojciech GOLLA | Difensore | Polacco |
Jeffrey LEIWAKABESSY | Difensore | Olandese/indonesiano |
Marcel APPIAH | Difensore | Tedesco/ghanese |
Bart BUYSSE | Difensore | Belga |
Todd KANE | Difensore | Inglese |
Janio BIKEL | Centrocampista | Portoghese/Guinea-Bissau |
Tom DAEMEN | Centrocampista | Olandese |
Gregor BREINBURG | Centrocampista | Aruba/olandese |
Navarone FOOR | Centrocampista | Olandese/indonesiano |
Kristjan EMILSSON | Centrocampista | Islandese |
Anthony LIMBOMBE | Attaccante | Belga |
Christian SANTOS | Attaccante | Venezuelano/tedesco |
Cihat CELIK | Attaccante | Olandese/turco |
Sam LUNDHOLM | Attaccante | Svedese |
Mohamed RAYHI | Attaccante | Olandese/marocchino |
Jay-Roy GROT | Attaccante | Olandese |
Sjoerd ARS | Attaccante | Olandese |
CURIOSITA' |
Se il miglior risultato ottenuto in Eredivisie è stato il quinto posto ottenuto sia nel 2003 che nel 2008 (in entrambi i casi la squadra si qualificò in Coppa UEFA), in Coppa d’Olanda possiamo dire che il NEC non abbia avuto la stessa fortuna, avendo perso, infatti, 4 finali su.. 4! La prima fu nel lontano 1973, quando a dominare fu il NEC Breda, che vinse 2-0 l’incontro in gara secca, mentre dieci anno dopo a trionfare fu l’Ajax di Van Basten, Kieft e Cruyff, che strapazzò i rossoneroverdi con un doppio 3-1 sia all’andata che al ritorno, nel 1994 a sollevare la Coppa fu il Feyenoord (2-1), infine nel 2000 l’ambito trofeo finì nelle mani del Roda JC (2-0).
La gara internazionale più importante ospitata dal Goffertstadion dal NEC fu l’andata della Coppa delle Coppe 1983-84 contro il Barcellona, match terminato con la vittoria dei blaugrana per 3-2. I rossoneroverdi persero 2-0 al ritorno al Camp Nou ed uscirono poi dalla competizione.
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