Guida all'Eredivisie 2015/16: il NEC Nijmegen

LA SQUADRA
Dopo la pronta e gloriosa risalita della scorsa stagione, il NEC Nijmegen è pronto a cavalcare il grande palcoscenico della massima serie calcistica olandese, l’Eredivisie, dopo un solo anno di assenza, durante il quale la squadra, allenata da Ruud Brood, ha sbaragliato la concorrenza e ha vinto con pieno merito il campionato di Eerste Divisie. I rossoneroverdi, ora guidati in panchina da Ernest Faber, lo scorso anno sul carro dei vincitori, in Eredivisie, come vice di Cocu al PSV, hanno voluto mantenere l’ossatura della squadra, confermando la quasi totalità del reparto offensivo, dove il belga Limbombe e il tedesco-venezuelano Santos agiranno da ali ai fianchi di un cecchino micidiale, l’olandese Ars, che lo scorso anno si è conquistato lo scettro di capocannoniere dell’Eerste Divisie con la bellezza di ben 28 gol in 35 presenze. Già, la quasi totalità, perché nella rosa del NEC manca il giocatore che probabilmente avrebbe potuto fare la differenza in attacco, ovvero l’iraniano Jahanbakhsh, ceduto alcune settimane fa all’AZ Alkmaar e senza il quale la missione salvezza si complica.

Le aspettative degli addetti ai lavori non sono certamente buone e danno il club di Nimega leggermente sfavorito rispetto alle altre contendenti per la salvezza, ovvero Cambuur, Excelsior, Roda JC e Heracles Almelo, allo stesso piano, più o meno, del De Graafschap. Sono due squadre, quella rossoneroverde e quella di Doetinchem, che poco hanno migliorato rispetto alla passata stagione per adattarsi agli standard medi di salvezza e alle rose delle dirette avversarie, rischiando quindi seriamente di finire a raschiare il fondo del barile per giocarsi l’ultima piazza per evitare, almeno, una dolorosa quanto inevitabile diretta retrocessione in Eerste Divisie.

Probabile formazione titolare (4-3-3): Halldorsson; Appiah, van Eijden, Golla, Buysse; Bikel, Breinburg, Foor; Santos, Ars, Limbombe.

Obiettivo: salvezza


LA CITTA'
Nimega (Nijmegen in olandese) è una delle città più belle e ricche di cultura dell’intera Olanda, essendo tra le prime tre più antiche: nel 2005 si sono svolti, infatti, i festeggiamenti per i suoi 2.000 anni di storia, che affonda le radici nell’Impero Romano. Riassumere in poche righe la storia della fiorente città della Gheldria appare un’impresa, dal momento che le prime tracce sono relative ad un castrum militare romano costruito in età augustea, data la posizione strategica, al centro della valle del Reno con un’ottima vista sulle colline circostanti. Dopo la rivolta dei Batavi del 69, il piccolo villaggio di Oppidum Bataviorum venne distrutto, ma venne ricostruito più grande di prima, diventando la prima città dell’odierna Olanda a ottenere lo status di municipium e nel 104 Traiano la rinominò Ulpia Noviomagus Batavorum, Noviomagus in breve (da cui deriva l’attuale nome Nijmegen). 

La vita in città continuò a scorrere pacifica fino al maggio 1940, quando fu la prima città a cadere nelle mani dei Nazisti, durante l’efferata invasione dell’Olanda, mentre il 22 febbraio 1944 Nimega fu pesantemente bombardato dagli americani, convinti, però, di colpire la città tedesca di Kleve, causando 750 morti e ingenti danni agli edifici. Pochi mesi dopo la città fu poi liberata congiuntamente dalle truppe inglesi e americane.

LO STADIO
la mia immagineInaugurato l’8 luglio 1939 dal principe Bernhard dei Paesi Bassi, padre della regina Beatrice, lo stadio del NEC Nijmegen ha una capacità di appena 12.500 posti e prende il nome dal grande parco urbano del Goffertpark, nella parte meridionale della città. Costruito negli anni ’30, durante la terribile crisi economica globale, da migliaia di disoccupati di Nijmegen che furono assunti dall’architetto Monshouwer per scavare la fossa profonda 6 metri in cui sarebbe nato l’impianto, spostando 80.000 metri cubi di terreno del parco. Il soprannome dello stadio, De Bloedkuul, si riferisce, infatti, al sudore e alle mille difficoltà che incontrarono gli operai nel costruirlo: in loro memoria, nella parte posteriore dello stadio, è stata collocata una vanga con un’iscrizione in onore ai caduti. All’epoca era il terzo stadio più grande del Paese, dopo l’Olympisch Stadion e il De Kuip. Nel 1945 lo stadio venne abbandonato in quanto la zona era diventata un campo militare alleato. Raggiunto il record di spettatori nel 1968 con 32.000 persone, negli anno ’90 la capacità calò bruscamente fino a 5.000 posti a causa delle regole sulla sicurezza imposte da KNVB e UEFA. Rinnovato alla fine del secolo scorso con la capacità attuale, lo stadio venne inaugurato il 25 gennaio 2000 con un’apertura spettacolare con i laser, a cui seguì l’amichevole poi vinta dal NEC sull’Anderlecht.
L'ALLENATORE LA STELLA
ERNEST FABER - Classe ’71, Faber ha militato (salvo alcuni prestiti) dal 1990 dal 2004 nel PSV Eindhoven, dove ricopriva il ruolo di difensore centrale, vincendo con i Boeren 4 campionati, 1 Coppa d’Olanda e 4 Supercoppe, ritirandosi a soli 32 anni dopo una serie di infortuni che lo hanno afflitto negli ultimi tempi. Appesi gli scarpini al chiodo, Faber ha assunto diversi ruoli come allenatore delle giovanili, vice allenatore e allenatore stesso sia nell’Eindhoven che nel PSV, diventando anche, durante gli Europei del 2012, vice di  Bert van Marwijk alla guida della Nazionale oranje, prima di venire nominato, al PSV, vice alle spalle di Advocaat prima e di Cocu poi. 

Quest’estate, infine, la scelta di spiccare il volo e provare l’avventura sulla panchina del NEC, dove, tra l’altra, la sua avventura da giocatore iniziò, nel 1990..

NAVARONE FOOR - Nato nel febbraio 1992 a Opheusden, in Gheldria, Foor è il talento più cristallino che il NEC Nijmegen possa attualmente offrire tra le sue fila. Trequartista naturale, ma all’occorrenza anche ala, sia destra che sinistra, ha vestito 132 volte la maglia del club di Nimega, segnando in totale 13 gol e 19 assist, dando il proprio contributo, lo scorso anno, alla pronta risalita della squadra con 7 gol e altrettanti assist, in particolare segnaliamo due doppiette, quella del dicembre 2014 nel 6-2 complessivo sull’Achilles’ 29 e quella, decisiva, nel 3-0 del febbraio 2015 sui diretti concorrenti per la promozione diretta del Roda JC, poi promossi comunque ai play-off.


Arrivato al NEC nell’estate del 2011, Foor si è guadagnato man mano la fiducia dei vari tecnici, giocando tre stagioni in Eredivisie prima della retrocessione del maggio 2014, quando ha deciso di rimanere in squadra per riportarla nella massima divisione. Da quattro anni nel giro nelle Nazionali giovanili dell’Olanda, vanta 8 presenze con la maglia di quella Under 20, condite da un gol, quello all’esordio con questa maglia, nell’amichevole vinta per 3-0 sui pari età della Danimarca nel febbraio 2012.

LA ROSA
NOME RUOLO NAZIONALITA'
Hannes HALLDORSSON Portiere Islandese
Joshua SMITS Portiere Olandese
Marco VAN DUIN Portiere Olandese
Rens VAN EIJDEN Difensore Olandese
Wojciech GOLLA Difensore Polacco
Jeffrey LEIWAKABESSY Difensore Olandese/indonesiano
Marcel APPIAH Difensore Tedesco/ghanese
Bart BUYSSE Difensore Belga
Todd KANE Difensore Inglese
Janio BIKEL Centrocampista Portoghese/Guinea-Bissau
Tom DAEMEN Centrocampista Olandese
Gregor BREINBURG Centrocampista Aruba/olandese
Navarone FOOR Centrocampista Olandese/indonesiano
Kristjan EMILSSON Centrocampista Islandese
Anthony LIMBOMBE Attaccante Belga
Christian SANTOS Attaccante Venezuelano/tedesco
Cihat CELIK Attaccante Olandese/turco
Sam LUNDHOLM Attaccante Svedese
Mohamed RAYHI Attaccante Olandese/marocchino
Jay-Roy GROT Attaccante Olandese
Sjoerd ARS Attaccante Olandese

CURIOSITA'
Se il miglior risultato ottenuto in Eredivisie è stato il quinto posto ottenuto sia nel 2003 che nel 2008 (in entrambi i casi la squadra si qualificò in Coppa UEFA), in Coppa d’Olanda possiamo dire che il NEC non abbia avuto la stessa fortuna, avendo perso, infatti, 4 finali su.. 4! La prima fu nel lontano 1973, quando a dominare fu il NEC Breda, che vinse 2-0 l’incontro in gara secca, mentre dieci anno dopo a trionfare fu l’Ajax di Van Basten, Kieft e Cruyff, che strapazzò i rossoneroverdi con un doppio 3-1 sia all’andata che al ritorno, nel 1994 a sollevare la Coppa fu il Feyenoord (2-1), infine nel 2000 l’ambito trofeo finì nelle mani del Roda JC (2-0).
La gara internazionale più importante ospitata dal Goffertstadion dal NEC fu l’andata della Coppa delle Coppe 1983-84 contro il Barcellona, match terminato con la vittoria dei blaugrana per 3-2. I rossoneroverdi persero 2-0 al ritorno al Camp Nou ed uscirono poi dalla competizione.
(Fonte foto: VVD Nijmegen, Goal, Kasuaris)
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