Champions League - PSV da urlo, il Wolfsburg cade al Philips Stadion


Complici gli inattesi risultati in queste prime quattro giornate di Champions League, nel Gruppo B regna un grande equilibrio e l'assoluta incertezza per quanto riguarda le possibilità, per le quattro protagoniste, di accedere al turno successivo. A 180 minuti dalla chiusura della fase a gironi, il PSV è, al pari del Wolfsburg, secondo in classifica con 6 punti, uno in meno del Manchester United di Van Gaal e Depay.

Dopo la scorpacciata in campionato, che ha visto i boeren uscire vincitori dopo un rocambolesco 6-3 in casa del De Graafschap, la squadra di Cocu ospita il Wolfsburg in una gara decisiva per mantenere vive le speranze di proseguire il cammino europeo. Senza Lestienne, volato a casa per problemi familiari, il terzetto offensivo del PSV è composto dall'immancabile Luuk de Jong, affiancato da Locadia e Narsingh. Per il resto, considerata l'indisponibilità di Willems, gli uomini scelti sono i migliori a disposizione dell'allenatore della squadra di Eindhoven.

In un Philips Stadion gremito in ogni ordine di posto, la trama della partita è subito facilmente intuibile: il PSV prova a fare la partita, mentre il Wolfsburg, forte di 3 punti di vantaggio in classifica, attende con pazienza di poter sfruttare gli spazi eventualmente lasciati dagli avversari. La squadra di Dieter Hecking, inizialmente priva di Draxler, gioca con il consueto 4-2-3-1, affidando all'olandese Bas Dost le uniche iniziative volte a mettere in pericolo la porta difesa da Zoet.
Ne risulta un primo tempo in cui le squadre si mostrano piuttosto contratte, con i padroni di casa che si rendono pericolosi con una insidiosa conclusione dalla distanza di Bruma e con la combinazione tra Propper e Locadia, il cui tiro viene fermato in due tempi dallo svizzero Benaglio.


Nella ripresa, ricominciata da nemmeno dieci minuti, la partita prende definitivamente il suo corso con il goal di Jurgen Locadia (500esima rete del PSV in tutte le competizioni europee). L'attaccante ventunenne sceglie perfettamente il tempo per infilarsi tra le maglie della difesa avversaria e sfrutta il gran lavoro di De Jong, che protegge con il fisico il pallone, prima di servire, spalle alla porta, il compagno e permettergli di sbloccare il risultato.
Il PSV, che in Champions League ha vinto 9 delle ultime 10 partite casalinghe in cui ha sbloccato il risultato e che al Philips Stadion è imbattuto dallo scorso marzo, mantiene bene il campo e limita le reazioni del Wolfsburg, chiudendo il match all'85', con uno spettacolare pallonetto di Luuk de Jong, che firma il suo secondo goal in assoluto in Champions League. La prima volta, infatti, risale a 5 anni fa, sempre contro una tedesca. Era il 2 novembre 2010 e, in quel caso, il Twente vinse in casa del Werder per 2 a 0, con le rete di Chadli e proprio di De Jong.

Matura, così, l'ampiamente meritata seconda vittoria casalinga consecutiva per il PSV in Champions. Non succedeva dal 2005, anno in cui la squadra di Eindhoven dovette arrendersi al Milan in semifinale, grazie ad un goal di Ambrosini a tempo scaduto.
La situazione attuale, invece, vede la squadra di Cocu in attesa di volare all'Old Trafford, dove giocherà contro lo United, prima di giocarsi, con ogni probabilità, tutto in casa contro il CSKA Mosca. 


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