Classifica avulsa, scontri diretti, differenza reti, reti
segnate in trasferta, maggior numero di goal segnati. Oggi sono parole comuni,
che tutti noi amanti del pallone associamo a specifici criteri utilizzati nel
mondo moderno per decidere come posizionare una o più squadre che sono arrivate
a pari punti ad un certo punto (o anche alla fine di un campionato di calcio):
in passato, invece, tutto ciò non esisteva e, almeno in Olanda, se due
compagini arrivavano sfortunatamente con gli stessi punti all’ultima giornata
dell’Eredivisie, c’era una sola cosa da fare. Uno spareggio, o come fu chiamato
in olandese, beslissingswedstrijd (“partita
decisiva”).
Ed è proprio quello che accadde al termine del campionato
1959/60, quando Ajax e Feyenoord si ritrovarono appaiate alla vetta della
massima serie olandese con 50 punti. Amaro il destino dei Lancieri, che furono
raggiunti in testa alla classifica nell’ultimo turno, perdendo per 3-0 l’ultima
gara del campionato regolare proprio in casa del Feyenoord, con i Rotterdammers
che trovarono all’ultima occasione i 3 punti per agganciare i rivali ajacidi e
sperare ancora nel titolo nazionale, che si giocava in uno spareggio in gara
unica. Prima il danno e poi la beffa, insomma.
Per la seconda volta nella storia del
campionato olandese di calcio, la stagione regolare non bastava per sancire il
vincitore e re d’Olanda, dovendo ricorrere a una partita aggiuntiva. Paura,
speranza, orgoglio: tutto in 90 minuti, l’ora e mezza più importante dell’anno,
che decideva, una volta per tutte, una stagione intera. Quel giorno fatidico,
il 26 maggio 1960, finalmente arrivò e lo Stadio Olimpico di Amsterdam si riempì
a dismisura. Davanti a oltre 50mila spettatori, lecose iniziavano a mettersi
male per l’Ajax: il Feyenoord passa in vantaggio con un calcio di rigore
decretato dall’arbitro per un fallo di mani di Bennie Muller e realizzato dal
dischetto da Reinier Kreijermaat.
Una partita per entrare nei cuori dei tifosi
dell’Ajax, una partita, l’ultima con quella amata maglia, ma la più bella e memorabile
della sua carriera. Decisamente strano il destino di Wim Bleijenberg, bomber
29enne che aveva disputato quasi tutta la stagione con la squadra riserve,
scendendo in campo con la prima squadra appena 4 volte, designato dall’allenatore
Vic Buckingham
a sostituire l’infortunato e titolare fino a quella gara Cees Groot in quell’incontro
così importante. Bleijenberg lo ripagò con lauti interessi, ribaltando contro
ogni pronostico le sorti di quell’incontro, segnando una tripletta da inserire
negli annali del calcio. Il primo tempo si chiuse sull’0-1 in favore degli
ospiti Rotterdammers, ma nella ripresa fu tutta un’altra musica: al 57’ Bleijenberg
pareggiò sugli sviluppi di un corner dalla sinistra d’attacco, rimettendo in
carreggiata il match, mentre agli ajacidi bastarono 4 minuti per gettare nel
panico i 25.000 tifosi venuti da Rotterdam e mandare in estasi gli altri 25.000
tifosi della compagine di casa. Henk Groot (66’), Sjaak Swart (68’) e Wim Bleijenberg (70’) consegnarono il titolo nazionale all’Ajax, mentre al 77’ Bleijenberg
firmò la sua tripletta personale, chiudendo la partita ed entrando nella storia
del calcio olandese.
Saper trovare il giocatore giusto al momento giusto. Non solo abilità e fortuna, nel calcio serve anche questo. Perché, forse, con Cees Groot in campo, quella partita non sarebbe andata in quel modo..
Ecco tutti i goal di quella storica partita:
Saper trovare il giocatore giusto al momento giusto. Non solo abilità e fortuna, nel calcio serve anche questo. Perché, forse, con Cees Groot in campo, quella partita non sarebbe andata in quel modo..
26 maggio 1960, Stadio Olimpico (Amsterdam)
Spareggio per il titolo dell'Eredivisie 1959/60
Ajax-Feyenoord 5-1 (0-1)
Ecco tutti i goal di quella storica partita:
(Fonte foto: www.ajax.nl)
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