Dominatore assoluto della scena dei giovani attaccanti che si sono messi in luce nell'Eredivisie 2016/2017 è stato, senza ombra di dubbio, Kasper Dolberg.
Il danese dell'Ajax è stato scelto come sostituto del partente Milik, mettendo immediatamente in luce il suo grande talento e oscurando quelli di altri attaccanti che hanno partecipato alla competizione.
Tra questi, nei primi nomi della lista spicca sicuramente quello di Jay Roy Grot, imponente centravanti classe 1998 del NEC Nijmegen, promosso in prima squadra dall'allora tecnico dei rosso-nero-verdi, Ernst Faber, durante il ritiro estivo, iniziato dopo l'Europeo Under 17 del 2015.
Alto (sfiora i 195 centimetri), possente e dotato di mezzi fisici incredibili, il ragazzo di origini surinamensi quest'anno ha raccolto 22 presenze in prima squadra, segnando 6 goal. Il numero delle presenze, nel momento in cui si scrive, è destinato a salire, visto che il NEC è impegnato nella doppia sfida con il NAC Breda per difendere la permanenza in Eredivisie.
A dispetto di quanto può sembrare dalle caratteristiche fisiche, Grot è un attaccante piuttosto agile, che riesce a far bene soprattutto quando è chiamato a giocare nello stretto. Tecnicamente discreto, nel giro di un anno questo diciannovenne ha visto il proprio valore di mercato crescere incredibilmente, di pari passo con la sua evoluzione in campo.
Dopo aver festeggiato l'esordio nel campionato olandese il 12 agosto 2015, giocando pochi minuti della sfida casalinga contro l'Excelsior, Jay-Roy Grot ha iniziato a vedere il campo con maggiore regolarità solo nel marzo del 2016, collezionando minutaggio utile per fare esperienza.
Quest'anno è partito dalla panchina, ma viene lanciato titolare, per la prima volta, ad ottobre, nell'acceso derby regionale con il Vitesse. Curiosamente Hyballa, che nel frattempo è diventato il nuovo allenatore del NEC, lancia il ragazzo, nato proprio ad Arnhem, nel ruolo di ala destra, volendone sfruttare la capacità di attaccare la profondità a grandi falcate. La prestazione non è delle più convincenti, tanto che Jay-Roy viene sostituito alla fine del primo tempo, con la sua squadra sotto di un goal.
Il danese dell'Ajax è stato scelto come sostituto del partente Milik, mettendo immediatamente in luce il suo grande talento e oscurando quelli di altri attaccanti che hanno partecipato alla competizione.
Tra questi, nei primi nomi della lista spicca sicuramente quello di Jay Roy Grot, imponente centravanti classe 1998 del NEC Nijmegen, promosso in prima squadra dall'allora tecnico dei rosso-nero-verdi, Ernst Faber, durante il ritiro estivo, iniziato dopo l'Europeo Under 17 del 2015.
Alto (sfiora i 195 centimetri), possente e dotato di mezzi fisici incredibili, il ragazzo di origini surinamensi quest'anno ha raccolto 22 presenze in prima squadra, segnando 6 goal. Il numero delle presenze, nel momento in cui si scrive, è destinato a salire, visto che il NEC è impegnato nella doppia sfida con il NAC Breda per difendere la permanenza in Eredivisie.
A dispetto di quanto può sembrare dalle caratteristiche fisiche, Grot è un attaccante piuttosto agile, che riesce a far bene soprattutto quando è chiamato a giocare nello stretto. Tecnicamente discreto, nel giro di un anno questo diciannovenne ha visto il proprio valore di mercato crescere incredibilmente, di pari passo con la sua evoluzione in campo.
Dopo aver festeggiato l'esordio nel campionato olandese il 12 agosto 2015, giocando pochi minuti della sfida casalinga contro l'Excelsior, Jay-Roy Grot ha iniziato a vedere il campo con maggiore regolarità solo nel marzo del 2016, collezionando minutaggio utile per fare esperienza.
Quest'anno è partito dalla panchina, ma viene lanciato titolare, per la prima volta, ad ottobre, nell'acceso derby regionale con il Vitesse. Curiosamente Hyballa, che nel frattempo è diventato il nuovo allenatore del NEC, lancia il ragazzo, nato proprio ad Arnhem, nel ruolo di ala destra, volendone sfruttare la capacità di attaccare la profondità a grandi falcate. La prestazione non è delle più convincenti, tanto che Jay-Roy viene sostituito alla fine del primo tempo, con la sua squadra sotto di un goal.
Alla sua seconda gara da titolare, giocata a novembre, in casa contro il Twente, Grot parte ancora largo a destra nel tridente e, in poco più di 10 minuti, trova segna due reti, le prime da professionista, che dicono tanto su che tipo di giocatore sia il ragazzo nato il 13 marzo 1998.
Il primo arriva su classica azione di contropiede: il Twente è scoperto e non riesce a mantenere alta la difesa sul passaggio in profondità di Kevin Mayi, indirizzato proprio a Grot. La sgroppata del numero 17 viene premiata con un preciso passaggio che lo mette a tu per tu con l'ultimo difensore dei Tukkers, impotente di fronte alla finta, seguita da un preciso diagonale destro che batte Marsman.
Pochi minuti dopo, nella porzione di campo che gli compete, Grot si libera di Klich facendo perno sul piede sinistro, riceve palla da Rayhi e scarica verso il centro dell'area del Twente con il destro, il suo piede naturale. Una fortunata deviazione trasforma quello che era un cross teso in una conclusione imprendibile per l'estremo difensore dei Tukkers.
Il terzo goal arriva a dicembre, nell'ultima gara prima della pausa invernale. Grot stavolta viene schierato al centro del tridente e, con la sua stazza, mette in difficoltà la difesa dell'Excelsior. E' il 40' quando si impossessa di un pallone calciato dalle retrovie, vince la timida opposizione dei due centrali padroni di casa e lascia partire un potente sinistro, ristabilendo l'iniziale parità (Qui, al minuto 2:02). E' il momento migliore della sua stagione, visto che gioca da titolare 5 delle 6 partite della sua squadra e segna 4 goal.
La crisi nera in cui piomba il NEC (12 sconfitte in 13 partite tra fine gennaio 2016 e fine aprile 2017) ne condiziona, inevitabilmente, il rendimento in campo. Un periodo sfortunato per il giovane attaccante, culminato con un fastidioso infortunio al ginocchio che lo ha tenuto fuori per quasi un mese.
A digiuno dallo scorso febbraio, Grot è tornato al goal nella prima gara della Nacompetitie, la serie di playoff per decidere le promozioni e le retrocessioni tra Eredivisie e Eerstedivisie.
La rete, segnata all'Emmen nella semifinale d'andata, ci dice tanto di che tipo di attaccante parliamo: palla ricevuta al limite dell'area, finta di tiro, pallone spostato con la suola destra e violento mancino nell'angolino, che lascia poche speranze al portiere.
Parliamo di un attaccante che ha ottimi fondamentali tecnici e che sembra trovarsi a suo agio quando ha spazi per manovrare, anche quando gioca sull'esterno. Grot riesce a giocare bene palla al piede e, spesso, grazie al suo fisico maestoso, a mettere in imbarazzo i difensori avversari.
I margini di miglioramento sono sicuramente alti, ma parliamo di uno dei giovani attaccanti, insieme a Sierhuis (Ajax) e Lammers (PSV) più interessanti in circolazione in Olanda.
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