Eredivisie: i punti più importanti della ventesima giornata

La ventesima giornata torna sulla falsa riga del girone d'andata con un Ajax che si risveglia e rifila una pesante goleada al Venlo: intanto il Psv regge il confronto con un pokerissimo calato ad un modesto Fortuna Sittard con gravi problemi difensivi. Il Feyenoord passa dalle stelle alle stalle, crollando contro l'Excelsior nel derby di Rotterdam: Van Bronckhorst, solo una settimana fa, vinceva il Klassieker a spasso. In bassa classifica si ferma il Willem II, mentre il NAC Breda consolida l'ultima posizione con Van der Gaag a serio rischio esonero. L'AZ vola con il quarto successo in 5 partite e un terzo posto sempre più vicino. Utrecht in crisi nerissima. 

1. Sembra essere tornata a regime la mostruosa macchina di Van Bommel che dispensava gol come il pane: i ragazzi di Eindhoven calano un pokerissimo al Fortuna Sittard in crisi nera con la difesa. I biancorossi restano in testa con 5 punti di vantaggio sull'Ajax: a fare da testimone a questo match è nuovamente il Philips Stadion, la roccaforte dei Boeren. In casa 11 successi in 11 partite con un attacco che ha totalizzato la bellezza di 43 reti rispetto alle 69 totali, mentre la difesa ha subito 3 gol contro gli 11 complessi. Un vero fortino che sta portando Van Bommel verso la riconferma del titolo, eredità pesante lasciata da Cocu: il reparto difensivo resta il migliore dell'Eredivisie, mentre l'offensivo difende il secondo gradino del podio. Straordinaria la gara di De Jong autore di una tripletta che rafforza ulteriormente il primato nella classifica marcatori: l'olandese vola a quota 18 centri in 20 partite e mai come quest'anno ha tutte le carte in regola per aggiudicarsi quella riconoscenza che ha sempre sfiorato con una miriade di secondi posti. Subito dietro di lui c'è Lozano con 13 marcature: i due hanno totalizzato la bellezza di 31 dei 69 gol totali, poco meno della metà. Ottima performace di Pereiro con una marcatura che vale il 9° gol in Eredivisie e avvicina il centrocampista al suo record di 11, raggiunto per ben due volte con la maglia del Psv. 


2. L'Ajax si risveglia e vince di prepotenza contro il Venlo con ben 6 reti all'attivo: la compagine di Ten Hag regala, ai tifosi, la prima vittoria del 2019 dopo il pesante scivolone nel Klassieker nella scorsa settimana. Il miglior attacco della competizione, con 72 reti, strapazza un avversario modesto, mai stato in partita e aggredito fin dal primo minuto: la vera notizia, però, è la porta inviolata dopo le 10 marcature subite in soli 180 minuti. Primo clean sheet per gli ajacidi che devono ringraziare un'ottima prestazione di Onana e di tutto il reparto difensivo. A dimostrazione della voglia che la squadra aveva di voltare pagina ci sono 6 realizzazioni messe a segno da sei calciatori diversi: Tadic è l'attaccante che si conferma miglior realizzatore della compagine con 13 gol, seguito da Ziyech che apre le danze e non fa scappare il collega di reparto. Mette il puntuale sigillo anche Dolberg, infermabile dal suo ritorno in campo da titolare: 8 reti in 14 incontri che hanno portato il danese a schippare il ruolo di prima punta a Huntelaar. Il cacciatore, nonostante la panchina degli ultimi mesi e delle entrate a partita in corso, non ha perso il suo feeling con la porta e deposita il 10° sigillo stagionale. L'Ajax prova a reagire, ma la partenza a singhiozzo potrebbe pesare molto alla fine del torneo. 


3. Momento nerissimo per l'Utrecht che non riesce più a vincere: i biancorossi inanellano il quarto ko consecutivo con un Advocaat che sta perdendo il controllo della rosa. L'allenatore abbandonerà la formazione al concludersi della stagione e la notizia non è stata digerita bene dall'ambiente: la squadra sta crollando in classifica e dal papabile terzo posto si rischia di non centrare neanche la qualificazione ai playoff Europa League. Questa volta la colpa è del PEC Zwolle che vince di forza strappando il successo negli ultimi 10 minuti: i biancocelesti, all'IJsseldeltastadion, hanno rimontato uno svantaggio di 3-1 in 10 giri di orologio. Questo dato sottolinea quanto la difesa sia fragile e poco concentrata insieme a tutta la rosa che è caduta al primo scricchiolio: ben 10 le reti incassate in 4 gare delle quali, 3 terminate con tre realizzazioni al passivo. L'attacco si è spento e non è cinico come nel girone d'andata: nelle sconfitte solo 4 gol, 3 rifilati nel match contro il PEC Zwolle. Due esplusi che sottolineano il nervosismo e la difficoltà del momento: Bazoer e Emanuelson rimediano un rosso con il neoacquisto, ex Porto, che non si è presentato benissimo. 




4. Dalle stelle alle stalle: un pazzo Feyenoord crolla nel derby di Rotterdam contro un Excelsior che si impone in rimonta e strappa il succeso solo nei minuti di recupero. E pensare che solo 7 giorni fa, i Rotterdammers si imponevano per 6-2 nel Klassieker contro l'Ajax davanti ad un De Kuip strapieno e esterefatto per la grandissima prestazione degli uomini di Van Bronkchorst. Il tecnico, in tutto l'anno, non è mai riuscito a controllare questa altalenza di risultati che ha minato la corsa al titolo e che, attualmente, sta rimettendo in discussione anche la terza pizza. Inutile l'ennesimo sigillo del sempreverde Robin Van Persie che scrive il numero 11 nel tabellino stagionale. Una difesa, non proprio solida per una big, con 27 centri al passivo, ha compromesso il risultato portando il Feyenoord al 2° ko nel 2019: 3 reti contro il PEC Zwolle e 2 contro l'Excelsior sono state fatali ad un attacco povero di idee e cinico solo nel Klassieker. Toornstra, Berghuis e Larsson non riescono a uccidere il nemico che risorge e ribalta il parziale strappando 3 punti fondamentali per la salvezza. Il De Kuip resta un limite per i biancorossi che devono iniziare ad inanellare vittorie anche fuori da Rotterdam, per non compromettere il terzo posto in classifica. 


5. Chiudiamo con una formazione che abbiamo un po' trascurato nell'ultimo periodo: l'AZ Alkmaar di Van der Brom, che probabilmente abbandonerà la compagine a fine campionato. È ottimo il percorso intrapreso dai biancorossi che stanno inanellando successi su successi: nelle ultime 5 partite, 4 vittorie e una sconfitta che ha chiuso proprio il 2018. Nel 2019 punteggio pieno con 9 punti che avvicinano sempre più il terzo posto che si intravede a 5 lunghezze di distanza. Un cambio di marcia forte e netto, con il tecnico che deve ringraziare soprattutto la difesa con ben 3 clean sheets consecutivi: sono ben 270 minuti che il reparto arretrato non subisce un gol con un ritrovato affiatamento che non si vedeva da tantissimo tempo all'AFAS Stadion. Dall'altra parte anche l'attacco si è rivelato cinico e preciso con un crescendo che è esploso nella goleada all'Emmen, un'altra formazione fragilissima in difesa. Non c'è un vero mattatore, ma tutti gli elementi dell'attacco hanno aperto gli occhi e hanno contribuito alla causa da Idrissi, passando per Johnsen per poi chiudere con Til, Stengs e Seuntjens. Non accaso, l'attacco si è appropriato della quinta posizione nella classifica del miglior reparto offensivo e l'Heerenveen è prossimo a cedere il passo. Tanti miglioramenti e Van den Brom coccola anche il desiderio di poter mettere in bacheca la KNVB Beker. 


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